Come diventare biologo di successo e trovare lavoro

Se vuoi diventare un biologo e trovare lavoro nel tuo campo, questo articolo ti sarà estremamente utile. Noi di Keep the Planet infatti ci siamo specializzati nel fornire consigli e strategie utili per avere successo in ambito lavorativo.

Informarsi sul mercato del lavoro infatti è una strategia utile per i colleghi, in particolare per i neolaureati che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro, poiché fornisce consigli e indicazioni per un approccio pratico e produttivo alla professione.

Io sono un biologo marino e lavoro nella conservazione ambientale, specialmente nella divulgazione scientifica e nella sensibilizzazione verso le tematiche ambientali.

Il mio percorso mi ha portato a realizzare diversi reportage e soprattutto Plasticwater, un documentario inchiesta sulle microplastiche.

Questo per dirti che le possibilità di lavoro per un biologo sono veramente infinite.

Detto ciò, passiamo ai vari capitoli che compongono questa guida sulla figura professionale del biologo.

Chi è il biologo?

diventare biologoIl biologo non è solamente il professionista laureato in biologia, un biologo dovrebbe essere innanzitutto una persona curiosa e un attento osservatore, amare l’ambiente e imparare a preservarlo, comprendere gli organismi viventi e partecipare alla rivoluzione scientifica e culturale che coinvolge la società.

Dovrebbe avere una conoscenza approfondita dei meccanismi che regolano i processi vitali a livello chimico, biochimico e fisico.

La biologia comprende infatti una vasta gamma di discipline, che studiano la vita a diversi livelli: molecolare (con la biologia molecolare e la genetica), cellulare (con la citologia), istologico, anatomico, tassonomico, embriologico, ecologico e persino esobiologico, un campo puramente speculativo che considera la possibilità di vita extraterrestre.

Principali branche della biologia

Ecco un elenco delle principali branche della biologia:

  • Biologia cellulare: studia le cellule e le loro strutture, funzioni e interazioni.
  • Biologia molecolare: studia i processi biologici a livello molecolare, come la replicazione del DNA, la trascrizione e la traduzione delle proteine.
  • Fisiologia: studia le funzioni dei sistemi biologici, come il sistema nervoso, il sistema endocrino e il sistema circolatorio.
  • Genetica: studia l’ereditarietà e le mutazioni genetiche, nonché il modo in cui questi fattori influiscono sullo sviluppo e il comportamento di un organismo.
  • Ecologia: studia le interazioni tra gli organismi e l’ambiente in cui vivono, compresi i flussi di energia e di materia.
  • Evoluzione: studia il modo in cui gli organismi si sono adattati e hanno evoluto nel tempo.
  • Microbiologia: studia i microrganismi, come i batteri, i virus e i funghi, e le loro interazioni con gli organismi più grandi.
  • Biologia dello sviluppo: studia il modo in cui gli organismi si sviluppano dalla fase di embrione fino all’età adulta.
  • Biologia del comportamento: studia il modo in cui gli organismi rispondono agli stimoli ambientali e interagiscono con gli altri della loro specie.
  • Biologia marina: studia gli organismi che vivono negli oceani e nei mari, compresi i loro ecosistemi.

Come si diventa biologi

In Italia, la professione di biologo è regolamentata dalla Legge 396/67 e per poterla esercitare è necessario iscriversi all’Ordine dei Biologi.

Per essere ammessi all’Ordine, è richiesta la laurea in Biologia o un altro titolo riconosciuto.

Dopo la laurea, ci sono diverse opportunità di formazione e specializzazione che permettono al biologo di acquisire competenze sempre più specifiche e di ottenere titoli che gli consentono di partecipare a concorsi pubblici o di candidarsi per offerte di lavoro.

Il percorso è quindi formato da:

  • Laurea Triennale in Scienze Biologiche;
  • Laurea Specialistica di due anni;
  • Eventuale Master professionale della durata di un anno;
  • Eventuale Borsa di Dottorato (PHD all’estero) della durata di 3 anni;

Cos’è l’Ordine Nazionale dei Biologi?

L’Ordine Nazionale dei Biologi è stato istituito con la Legge 396/67: tale legge delinea il profilo della figura professionale del biologo e ne precisa le competenze.

Per diventare membri dell’Ordine, i biologi devono possedere una laurea in Biologia o Biotecnologie e superare un esame di Stato di abilitazione.

L’Ordine ha sede a Roma ed è composto da un Consiglio Nazionale dei Biologi e da un Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi, entrambi eletti dai membri dell’Ordine per un mandato di cinque anni.

Il Consiglio dell’Ordine ha il compito di tutelare il titolo professionale e di prevenire l’esercizio abusivo della professione, adottando misure disciplinari se necessario.

Inoltre, il Consiglio si occupa della tenuta dell’albo dei biologi e dell’elenco speciale, e deve revisionare questi elenchi almeno ogni due anni.

Esame di Stato

Per poter esercitare la professione di Biologo ed iscriversi all‟albo professionale è necessario superare un esame di Stato finalizzato al conseguimento dell‟abilitazione.

La materia è attualmente disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n.328

Gli Esami di Stato sono indetti, per ciascun anno, con Ordinanza (OM) del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca (MIUR), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e hanno luogo, di norma, ogni anno in due sessioni.

Nell’albo professionale dell’Ordine dei Biologi sono istituite:

SEZIONE A: “Sezione dei biologi”, cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea specialistica. Agli iscritti spetta il titolo professionale di biologo;

SEZIONE B: “Sezione dei biologi juniores” cui si accede, previo esame di Stato, con il titolo di laurea. Agli iscritti spetta il titolo professionale di biologo iunior.

L’esame di Stato è articolato nelle seguenti prove:

  • una prima prova scritta in ambito biofisico, biochimico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico e biostatistico, biomorfologico, clinico biologico, ambientale, microbiologico;
  • una seconda prova scritta nelle materie relative a igiene, management e legislazione professionale, certificazione e gestione della qualità;
  • una prova orale nelle materie oggetto delle prove scritte ed in legislazione e deontologia professionale;
  • una prova pratica consistente in valutazioni epidemiologiche e statistiche, utilizzo di strumenti per la gestione e valutazione della qualità, valutazione dei risultati sperimentali ed esempi di finalizzazione di esiti.

Sbocchi professionali biologia

Gli sbocchi occupazionali per i biologi sono molteplici e spaziano da ambiti naturalistici ed ecologici a quelli classicamente associati alla professione come la medicina.

Inoltre, ci sono nuove opportunità lavorative in campi che in passato sembravano lontani dall’esercizio della biologia, come la cosmetologia, la genetica forense, la tutela dei beni culturali e la fecondazione assistita.

Questo elaborato fornisce una panoramica di alcune di queste opportunità lavorative emergenti, indicando i percorsi formativi necessari per intraprenderle.

Tuttavia, è importante sottolineare che elencare e approfondire ogni possibile campo di applicazione della biologia sarebbe impossibile.

I principali punti di riferimento per un biologo in cerca di lavoro sono:

  • Agenzie provinciali per la protezione ambientale ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale);
  • ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale);
  • VIA (Valutazione dell’Impatto Ambientale) Studi professionali;
  • ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’ Energie e l’Ambiente);
  • Enti e istituti di ricerca;
  • Enti pubblici
  • Laboratori di analisi ambientale;
  • Musei e mostre
  • Parchi e riserve naturali Regioni

Essendo Keep the Planet un progetto educativo impegnato nella conservazione ambientale, il nostro focus sarà quindi su alcune figure professionali specifiche del settore naturalistico con l’obiettivo di fornire orientamento ai neolaureati che cercano di entrare nel mondo del lavoro in ambito ambientale e scegliere un settore in cui continuare a formarsi.

Se cerchi lavoro, la migliore azione della giornata è quella di iscriversi alla Green Academy.

Biologo in ambito alimentare

Il Biologo è una figura professionale molto importante nelle industrie alimentari di tutti i tipi. La sua competenza è fondamentale per la produzione di cibo di alta qualità e per la gestione degli adempimenti pratici e burocratici a carico degli Operatori. Le competenze professionali del biologo sono molto richieste in molte aziende, sia piccole che grandi.

La produzione di cibo è una delle attività con il maggior impatto sulla biodiversità degli ecosistemi naturali, pensiamo alle coltivazioni di palma che distruggono le ultime foreste vergini dell’Indonesia, o la pesca eccessiva che sta portando moltissime specie ittiche sull’orlo dell’estinzione.

Ecco quindi che un biologo in ambito alimentare può contribuire alla conservazione dell’ambiente implementando anche strategie di riduzione dell’impatto ambientale e produzioni alternative di cibo.

Oltre che nella produzione di cibo, sempre in ambito alimentare troviamo il biologo nutrizionista.

In particolare, il biologo specializzato in nutrizione si occupa dei fabbisogni nutritivi ed energetici dell’uomo e degli altri esseri viventi, nonché dell’apporto energetico di cui hanno bisogno per funzionare correttamente.

La figura del biologo nutrizionista è riconosciuta dalla legge italiana, che gli attribuisce il compito di valutare i bisogni nutritivi e energetici dell’uomo sia in condizioni fisiologiche che patologiche e di elaborare diete in base a questa valutazione, senza la necessità di ottenere l’approvazione del medico.

Biologo marino

Il biologo marino è un esperto nello studio della biologia e dell’ecologia degli organismi marini, ed è in grado di valutare l’impatto dell’uomo sull’ambiente marino e le sue risorse.

Egli può lavorare in diverse aree, come ad esempio nella gestione di impianti di acquacoltura, maricoltura e acquari, nella valutazione della qualità dei prodotti della pesca e dell’acquacultura, nella ricerca scientifica presso enti pubblici o nel monitoraggio e nella tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, compresi parchi marini e aree protette.

Per diventare biologo marino, è necessario avere una solida formazione biologica di base e completarla con stage e tirocini pratici, campagne scientifiche di monitoraggio in mare e corsi di tecniche subacquee.

Biologo della fauna selvatica

Conosciuto a livello internazionale con il nome di wildlife biologist, il biologo faunistico è un professionista che studia gli animali selvatici e il loro rapporto con l’ambiente.

Sono dei professionisti indispensabili per la tutela delle specie selvatiche sempre più a rischio di estinzione.

Il lavoro mira a capire non solo come gli animali interagiscono tra loro, ma anche come interagiscono con le altre specie, con gli umani e con l’ambiente nel suo insieme.

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Biologo ambientale

Il Biologo Ambientale è una nuova figura professionale in crescita che si caratterizza dal possedere competenze in tutti quei campi della biologia (dal livello di comunità a quello cellulare e biomolecolare) che si interfacciano con l‟ambiente naturale e antropico.

La sensibilizzazione verso i temi ambientali, oltre che delle certificazioni e della valutazione del rischio biologico, infatti, ha permesso l‟inserimento nel mondo del lavoro di nuove figure professionali, con adeguate conoscenze e competenze.

Ed è questo il settore che tutta la nostra attività si concentra.

La natura ha bisogno di professionisti che amano la natura e la sua tutela.

Il biologo ambientale è un professionista che si occupa di studiare l’ambiente e i suoi processi biologici, sia in contesti naturali che antropizzati.

Utilizza le conoscenze scientifiche e tecniche per valutare le risorse biologiche presenti in un determinato sistema ambientale, individuare eventuali alterazioni o rischi per la salute umana o per l’ambiente, e progettare interventi per prevenire o correggere queste alterazioni. Nello specifico, il biologo ambientale può essere coinvolto nella pianificazione, il controllo e la gestione di attività come il monitoraggio ambientale, la depurazione delle acque reflue, lo smaltimento dei rifiuti solidi e la gestione sostenibile delle risorse biologiche.

Oggi le finalità della professione del biologo e gli ambiti di esercizio in campo ambientale sono da ricondurre ad attività professionali che possono essere svolte sia in istituzioni di ricerca, di controllo e di gestione, in ambito privato e pubblico, sia in perfetta libertà professionale, con particolare riguardo ai settori delle acque, aria, rifiuti, oltre che della valutazione e pianificazione territoriale.

Nel settore dell’ecologia delle acque interne, effettua anche lo studio morfologico e idrologico del reticolo idrografico e dei corpi idrici a livello di bacino, determinando il bilancio idrico e l’uso delle acque, localizzando le fonti inquinanti e valutando gli effetti biologici degli interventi di regolazione e dell’inquinamento dei corpi idrici.

Inoltre, individua le zone prioritarie per la conservazione e la protezione della natura e del paesaggio e definisce gli interventi per il recupero, la tutela e la valorizzazione degli ecosistemi e la difesa delle specie e dei biotopi, per il ripopolamento e la reintroduzione di specie acquatiche e terrestri e per la gestione ottimale della pesca.

Per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro, il Biologo Ambientale deve assicurare la sua formazione con corsi di perfezionamento e master universitari (data la mancanza di specifiche scuole di specializzazione nel settore) sia in Italia che all‟estero, nonché il conseguimento di un dottorato di ricerca nell’ambito ambientale.

Come trovare lavoro come biologo

Laurearsi in biologia e abilitarsi alla professione è condizione necessaria, ma non sufficiente per trovare lavoro.

Spesso, infatti, non sappiamo come redigere correttamente un curriculum vitae, ignoriamo il modo giusto per affrontare un colloquio di lavoro o uno stage e i giovani non sanno come iniziare a cercare un impiego.

A volte basta poco per fare in modo che la scelta di assumere una persona vada a nostro favore.

È importante che i giovani capiscano che hanno la possibilità di ottenere un’occupazione, poiché hanno tutte le competenze e i requisiti necessari per svolgere al meglio la loro professione.

L’unica condizione è quella di essere professionisti preparati ad affrontare le sfide della contemporaneità.

L’Ordine fornisce strumenti altamente qualificanti attraverso l’erogazione di offerte formative e la pubblicazione di manuali di orientamento alla professione, in modo che i talenti di ciascuno possano emergere.

Ciò che viene richiesto ai biologi è di non essere semplici spettatori, ma di diventare protagonisti del loro futuro, imparando a cogliere e sfruttare le opportunità offerte dall’Ente per un arricchimento sia professionale che personale.

Per mettere in contatto domanda e offerta di lavoro esistono in Italia numerosi enti, sia pubblici che privati, autorizzati dallo Stato a svolgere servizi di intermediazione e collocamento. I più diffusi sono i Centri per l‟Impiego (CIP) e l‟Agenzia per il Lavoro.

Il successo in un colloquio dipende dall’essere preparati e aver raccolto informazioni sull’azienda in cui si presenta il colloquio.

È importante mostrare le proprie competenze in modo mirato e dimostrare interesse e sintonia con l’imprenditorialità dell’azienda. Non è consigliabile mentire riguardo alle proprie esperienze lavorative precedenti, poiché ciò potrebbe essere scoperto in seguito.

È importante presentarsi positivamente e dimostrare disponibilità ad imparare e a risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere durante il lavoro.

Lo stage (tirocinio formativo) è un’opportunità per chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro di acquisire competenze e arricchire il proprio curriculum vitae. Un’esperienza di stage può anche sostituire un esame universitario, a condizione che sia possibile dimostrare che l’esperienza acquisita durante lo stage integra e arricchisce le conoscenze acquisite durante gli studi.

Scrivere un CV e una cover letter

Il Curriculum Vitae è il biglietto da visita del candidato e deve indicare l‟iter formativo, le conoscenze e le competenze di chi si propone.

Si inizia dai dati anagrafici, per poi passare in rassegna alle esperienze lavorative, dalla più recente alla più lontana, e le varie tappe della propria istruzione e formazione.

Altre informazioni indispensabili riguardano il livello di conoscenza della lingua straniera e le competenze informatiche.

La lettera di accompagnamento o cover letter è invece un documento che accompagna il curriculum vitae e serve a presentare il candidato all’azienda. Deve essere scritta in modo chiaro e conciso e deve evidenziare le competenze e le esperienze del candidato in relazione al lavoro per cui ci si candida.

È importante fare riferimento alle informazioni presenti nel curriculum vitae e spiegare perché si è interessati al lavoro in questione e perché si ritiene di essere un buon candidato.

La lettera di accompagnamento deve essere personalizzata per ogni azienda a cui ci si candida, dimostrando di aver fatto una ricerca sull’azienda e sui suoi obiettivi e di aver compreso le esigenze del lavoro a cui ci si candida.

All’interno della Green Academy trovi modelli template da seguire.

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