Siamo agli inizi di un grande cambiamento che porterà il mercato del lavoro a dirigersi sempre di più verso i lavoratori verdi.
I famosi green jobs.
Tra questi c’è sicuramente la figura professionale del biologo molecolare.
La biologia molecolare è una disciplina scientifica che si occupa dello studio della struttura e delle funzioni delle molecole biologiche, come le proteine, gli acidi nucleici e i lipidi.
Questa disciplina utilizza le tecniche della chimica, della biologia e della fisica per comprendere come queste molecole interagiscono tra loro all’interno delle cellule viventi e come queste interazioni influiscono sulla funzione cellulare.
Un biologo molecolare è un professionista che si occupa di questa disciplina e che può lavorare in diversi ambiti, come l’industria farmaceutica, la ricerca medica e il settore alimentare.
Ma perché qui su Keep the Planet dovremmo parlare di biologia molecolare visto che ci occupiamo di tutela dell’ambiente?
Il motivo è semplice perché anche il biologo molecolare può fare la sua parte nella conservazione della natura.
La biologia molecolare può infatti avere un ruolo molto importante nella tutela della biodiversità in diversi modi.
Ad esempio, può essere utilizzata per comprendere meglio le dinamiche dell’ecosistema e per identificare le specie più sensibili alle variazioni ambientali.
La biologia molecolare può essere utilizzata per lo sviluppo di tecnologie che aiutano a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
Inoltre, la biologia molecolare può contribuire alla conservazione ambientale attraverso lo studio delle specie in via di estinzione e dei meccanismi di conservazione della biodiversità come l’analisi delle feci che aiuta nel monitoraggio faunistico.
Ad esempio, il sequenziamento del DNA può essere utilizzato per identificare gli individui rimasti nelle specie in pericolo di estinzione e per stabilire le linee guida per la loro conservazione. Può anche essere utilizzata per la fecondazione in vitro e lo sviluppo di nuove tecniche per il reinserimento degli esemplari allo stato selvatico.
In sintesi, la biologia molecolare è una disciplina scientifica che può avere un impatto significativo sulla conservazione ambientale attraverso lo studio delle molecole biologiche e delle loro interazioni. Un biologo molecolare è un professionista che si occupa di questa disciplina e che può lavorare in diversi ambiti, contribuendo allo sviluppo di tecnologie sostenibili e alla conservazione della biodiversità.
Ed è per questo che in questo articolo vedremo come diventare un biologo molecolare al servizio della natura e degli animali.
Cosa fa il biologo molecolare
Abbiamo visto che il biologo molecolare è un professionista che si occupa di studiare i meccanismi alla base dei processi biologici a livello molecolare.
Tecniche e competenze che possono essere utilizzate anche in ambito ambientale, settore in cui il biologo molecolare può svolgere diversi compiti:
- Analisi di campioni di acqua, suolo e aria per individuare la presenza di contaminanti, parassiti e valutare la qualità ambientale;
- Studi di impatto ambientale per valutare gli effetti di progetti industriali o agricoli sull’ecosistema marino o terrestre;
- Ricerca sulla conservazione delle specie animali e vegetali, utilizzando tecniche molecolari per analizzare l’evoluzione delle specie e identificare le caratteristiche genetiche che le rendono vulnerabili o resistenti ai cambiamenti ambientali;
- Analisi della biodiversità per comprendere la struttura e il funzionamento degli ecosistemi e sviluppare strategie di conservazione;
- Ricerca sulla bioremediation, ovvero l’utilizzo di organismi viventi per rimuovere o degradare contaminanti presenti nell’ambiente;
Il biologo molecolare in ambito ambientale può lavorare in diversi contesti, come università, laboratori di ricerca, enti di ricerca, aziende private o organizzazioni governative.
La sua attività può essere svolta sia in laboratorio che in campo, a seconda delle esigenze del progetto di ricerca o delle analisi da effettuare. Inoltre, il biologo molecolare può essere coinvolto in progetti di educazione ambientale e sensibilizzazione della popolazione su temi legati all’ambiente e alla sostenibilità.
Come diventare biologo molecolare
Per diventare biologo molecolare è ovviamente necessario seguire un percorso formativo universitario in Scienze Biologiche.
Così come per le altre branche della biologia, è necessario frequentare una laurea triennale in Scienze Biologiche, indirizzo generico o molecolare se presente, per poi proseguire con la laurea specialistica.
La laurea triennale in Scienze Biologiche fornisce le conoscenze di base nel campo della biologia, inclusi gli studi sulla struttura e funzione degli organismi viventi a livello molecolare, cellulare e genetico.
Al termine del corso, gli studenti possono continuare gli studi con una laurea magistrale che approfondisce le conoscenze acquisite durante il corso di laurea triennale fornendo una formazione specialistica nell’ambito della biologia molecolare.
In Italia, ci sono diverse facoltà universitarie che offrono corsi di laurea triennale e specialistica in Scienze Biologiche. Alcune delle facoltà più rinomate sono:
- Università degli Studi di Milano
- Università degli Studi di Napoli Federico II
- Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Università degli Studi di Bologna
- Università degli Studi di Firenze
Dopo la laurea magistrale, è possibile proseguire gli studi con un dottorato di ricerca. I dottorati di ricerca (PHD all’estero) sono corsi di formazione avanzata che forniscono una solida preparazione teorica e pratica nel campo della biologia molecolare e consentono agli studenti di sviluppare le loro capacità di ricerca indipendente.
Il biologo molecolare nella conservazione ambientale
Il biologo molecolare può svolgere un ruolo importante nella conservazione ambientale e degli animali, sia in campo che in laboratorio.
Nello specifico il biologo specializzato può essere coinvolto nell’individuazione e nell’analisi dei campioni di specie in pericolo, utilizzando diverse tecniche di biologia molecolare per identificare e caratterizzare queste specie.
Ad esempio, può utilizzare il sequenziamento del DNA per determinare la presenza di specie in pericolo in un determinato ambiente o per verificare la presenza di specie invasive che potrebbero minacciare le specie native.
Inoltre, può utilizzare la biologia molecolare per studiare i parassiti che infettano gli animali, al fine di comprendere meglio i meccanismi di trasmissione e sviluppare strategie di controllo efficaci.
Inoltre, il biologo molecolare può lavorare con le autorità competenti per sviluppare e attuare piani di conservazione a lungo termine per le specie in pericolo, utilizzando le conoscenze acquisite attraverso le proprie ricerche per informare le decisioni politiche e gestionali.
Sbocchi lavorativi nella biologia molecolare
Ci sono diversi sbocchi lavorativi per chi ha conoscenze di biologia molecolare nell’ambito della conservazione della natura e degli animali.
Alcuni esempi di enti in cui potrebbero essere disponibili opportunità di lavoro sono:
- Organizzazioni non governative (ONG) che si occupano di conservazione della natura e degli animali;
- Enti di gestione dei parchi nazionali e delle riserve naturali;
- Musei di storia naturale e acquari;
- Università e istituti di ricerca che conducono studi in materia di conservazione della natura e degli animali;
- Laboratori di analisi biologiche e ambientali, che possono essere impiegati per effettuare test di qualità dell’acqua o dell’aria, o per analizzare campioni di terreno o di piante;
- Agenzie governative che si occupano di conservazione della natura;
- aziende farmaceutiche o in aziende che producono prodotti biotecnologici, che potrebbero utilizzare le conoscenze di biologia molecolare per lo sviluppo di nuove terapie o di prodotti biologici.