Diventare ecoattivisti, ovvero partire per il volontariato ambientale, permette di agire in nome della salvaguardia dell’ambiente. Ciò viene resto possibile proprio grazie al fatto di aderire a dei progetti ambientalisti di vario genere, i quali sono tutti molto importanti per il benessere della terra.
Quella del volontariato ambientale è, inoltre, una possibilità che può arricchire moltissimo umanamente e culturalmente chi sceglie di aderirvi.
Viene messa a disposizione da tante diverse associazioni ambientaliste, le quali propongono differenti tipi di attività, in varie parti del mondo.
Le diverse attività a cui si dedicano le varie organizzazioni, sono tutte a loro modo preziose per poter intervenire positivamente nei confronti della natura e di ciò che la riguarda.
C’è la possibilità di scegliere la mission più in linea con le proprie sensibilità, attitudini, preferenze e anche esigenze. Ed è possibile fare volontariato in Italia oppure anche all’estero, se lo si desidera.
Il fatto che esistano tante associazioni e tante possibili attività da poter svolgere, da una parte è confortante, perché dimostra come esistano molte persone che hanno a cuore le sorti della terra.
Ma se questo aspetto lo si guarda da un altro punto di vista, appare preoccupante, perché lascia facilmente intuire come i problemi legati all’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo delle risorse, all’estinzione delle specie animali e vegetali, alle deforestazioni, e di altro tipo in relazione alla terra, siano temi sui quali occorrerebbe intervenire ancora di più rispetto ai molti progetti organizzati dalle organizzazioni ecologiste.
Tuttavia, partire come volontario è sicuramente una scelta apprezzabile, perché grazie alla decisione di prendere parte a dei campi di ecovolontariato diventa possibile operare concretamente per limitare i danni provocati dall’agire umano. Tra l’altro, essere attivisti ambientali offre anche un enorme senso di soddisfazione.
Ma cosa è importante fare o sapere prima di partire per un volontariato ambientale?
In questo articolo, a partire dalle prossime righe, offriamo alcuni consigli utili sull’argomento.
Cose da sapere o da fare prima di partire per un volontariato ambientale
Se si opta per partire come volontario ambientale, la prima cosa da fare è sicuramente informarsi per tempo e valutare le varie proposte disponibili.
Alcune di queste, sono pensate per attivisti giovani (ad esempio, non più grandi di 30 anni), per altre invece è sufficiente avere più di 18 anni, mentre alcuni sono dedicati ai ragazzi/e minorenni
Si può decidere di viaggiare e collaborare per un progetto di difesa dell’ambiente restando in Italia, oppure spostandosi all’estero, tenendo conto che al fine di aderire è opportuno avere a disposizione un po’ di soldi da spendere, per il pagamento del viaggio, e spesso anche per vitto e alloggio.
Va anche detto, che scegliere il volontariato ambientale è anche un modo per trascorrere le proprie vacanze in modo diverso, e in genere consente di spostarsi a costi più bassi rispetto al solito.
Oltre a stabilire dove recarsi, è anche importante comprendere quale possa essere l’attività che più si addice ai propri interessi, alle proprie sensibilità e alle proprie capacità.
Infatti, si tratta di un’esperienza che può risultare piuttosto gratificante, ma lo è ancora di più se si decide di attivarsi per cause per le quali si crede davvero.
Bisogna anche considerare che il volontariato ambientale è un’attività che va presa molto sul serio, nella quale occorrerà collaborare con altre persone, in genere tutte molto sensibili ai mali del pianeta causati dall’uomo.
L’adesione all’ecoattivismo è volontaria, ma per accedere occorre avere i giusti requisiti.
C’è anche da prendere in esame il fatto che, in certi casi, bisogna prima partecipare a brevi corsi di formazione, per capire cosa verrà chiesto di fare, e per quale motivo è importante farlo.
Una maggiore consapevolezza, del resto, può essere un’arma vincente nello spronare gli attivisti a dare il massimo. Proprio per questo motivo, potrebbe rivelarsi utile anche informarsi in autonomia (magari facendo delle ricerche sul web) sui problemi riguardanti l’ambiente dello specifico territorio nel quale si decide di recarsi.
Una volta scelto il tipo di attività da svolgere, e il luogo in cui recarsi mediante le diverse associazioni di volontariato esistenti, e una volta essere stati considerati adatti a partecipare, occorre prepararsi al meglio per la partenza.
Siccome ogni associazione ha delle regole differenti, per una migliore organizzazione a livello personale conviene valutare per tempo che cosa portare con sé in valigia.
Passi da fare per partire volontari per l’ambiente
Volendo fare un riepilogo rispetto a quanto affermato nel precedente paragrafo, è possibile suddividere in più punti i diversi suggerimenti forniti relativi al tema su come prepararsi al meglio prima di partire per un volontariato ambientale:
- Informarsi per tempo, e valutare le varie proposte disponibili, scegliendo quella più in linea con le proprie capacità, sensibilità ed esigenze
- Tenere a mente che l’attività da svolgere come volontario va presa molto sul serio, e che occorrerà collaborare con altre persone al fine di raggiungere degli obiettivi comuni.
- Proprio perché l’attività dell’ecoambientalista è da prendere sul serio, talvolta è richiesto un breve periodo di formazione al fine di poter partecipare
- Una volta stabilito dove andare e aver ricevuto l’ok per l’adesione, è anche importante saper organizzarsi per la partenza: conoscere gli orari e i punti di ritrovo, valutare cosa mettere in valigia, ecc.
In seguito alla partenza, ci si recherà in un contesto diverso da quello a cui si è abituati.
I primi tempi da ecoattivista potrebbero essere i più difficili, perché bisognerà adattarsi alla nuova realtà e abituarsi a ritmi, routine, lavori e persone differenti rispetto al solito.
Ma in generale, si può dire che ne varrà la pena, per moltissimi motivi: perché si esplorano posti nuovi, perché si vive un’esperienza a stretto contatto con la natura, perché permette di staccarsi temporaneamente dalla quotidianità, perché consente di arricchire il proprio curriculum vitae, perché permette di stringere nuove amicizie, perché offre un grande senso di soddisfazione.
Inoltre, l’esperienza del volontariato ambientale è preziosa anche considerando che, oltre ai benefici che può apportare all’ambiente attraverso la cooperazione tra più attivisti volontari, permette anche di comprendere più a fondo che, in molti casi, i propri problemi personali sono molto poco rispetto a questioni di più vasta portata.
Di conseguenza, aiuta anche ad allargare i propri orizzonti, e quindi a guardare oltre rispetto alle proprie necessità individuali.