Nella lista dei green jobs, il fisico non è sicuramente la professione più facile da inserire all’interno dei lavori al servizio della natura e dell’ambiente.
Tuttavia, anche questa branca della scienza può e deve lavorare per lo sviluppo sostenibile della società.
Un fisico può aiutare l’ambiente in diversi modi. Ad esempio, può studiare le leggi della fisica per capire come funziona l’ambiente naturale e come può essere influenzato dalle attività umane.
Inoltre, un fisico può lavorare su tecnologie sostenibili, come fonti di energia rinnovabile, per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane.
Un fisico può anche lavorare su progetti di conservazione della natura o sulla gestione dei rifiuti per proteggere l’ambiente. Insomma, ci sono molti modi in cui un fisico può aiutare l’ambiente e contribuire a un mondo più sostenibile.
Detto ciò, vediamo come diventare un fisico e lavorare per lo sviluppo sostenibile.
Cos’è la fisica
La fisica è la scienza che si occupa dello studio della natura e dei suoi fenomeni, sia a livello macroscopico che microscopico. Si basa sulla osservazione e la misurazione di fenomeni naturali, e cerca di spiegare questi fenomeni attraverso l’uso di leggi e principi fondamentali.
Ci sono molte branche della fisica, ognuna delle quali si concentra su un particolare aspetto della natura. Ecco alcune delle branche principali della fisica:
- Fisica classica: si occupa dello studio dei fenomeni fisici che si verificano a livello macroscopico, come il moto di un corpo o la trasmissione del calore.
- Fisica moderna: comprende le teorie fisiche sviluppate nel 20° secolo, come la relatività ristretta e la relatività generale di Einstein, e la meccanica quantistica.
- Fisica della particelle: si occupa dello studio delle particelle elementari, come quark e leptoni, e delle forze che agiscono tra di loro.
- Fisica nucleare: studia la struttura e il comportamento dei nuclei atomici e delle particelle subatomiche all’interno di essi.
- Fisica della materia condensata: si occupa dello studio della struttura e delle proprietà della materia a livello microscopico, come ad esempio i solidi, i liquidi e i gas.
- Fisica dell’atmosfera: studia i fenomeni meteorologici e le proprietà dell’atmosfera terrestre.
- Fisica dello spazio: si occupa dello studio dello spazio e dei corpi celesti, come pianeti, stelle e galassie.
- Fisica applicata: utilizza le leggi e i principi della fisica per risolvere problemi pratici, come ad esempio il progettare sistemi di trasmissione dell’energia o lo sviluppo di tecnologie per la comunicazione.
Chi è il fisico
Il fisico studia e descrive i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e che implicano grandezze misurabili, allo scopo di individuare le relazioni tra queste e le leggi che li governano.
Il lavoro del fisico si basa sul metodo sperimentale e osservativo e ha la finalità di elaborare uno schema o modello del fenomeno descritto, espresso sotto forma di una formula matematica.
Osserva i fenomeni naturali e propone nuove teorie utili a spiegarli.
Costruisce dei modelli semplici per la spiegazione di un fenomeno che possono essere usati per fare previsioni su ciò che accadrà nella sfera naturale.
Progetta in termini sperimentali e raccoglie i dati necessari al suo lavoro.
La fisica trova applicazione in campi diversi:
- Produzione di beni e servizi: processi industriali, materiali, modelli, misure e tecnologie informatiche;
- Risorse naturali, Terra e Spazio: astrofisica, geofisica, fisica della bassa, media e alta atmosfera, meteorologia, oceanografia, climatologia e applicazioni spaziali;
- Ambiente, territorio e beni culturali: rumore e vibrazioni, campi elettrici e magnetici, radiazione non ionizzante e ionizzante, effetti sull’uomo e su manufatti storici e moderni, effetti del tempo e beni culturali;
- Scienze della vita: ricerca e sviluppo di principi e metodologie della fisica nei contesti biomedico, biofisico e biotecnologico.
Come diventare un fisico
Per diventare un fisico, è necessario seguire alcune tappe fondamentali. Per accedere alla professione di FISICO, è necessario conseguire la laurea in Fisica e iscriversi al neo istituito albo dei Chimici e Fisici (Legge 3/2018) (l’iscrizione all’albo avviene tramite l’ordine territoriale di appartenenza).
È importante sottolineare che, conseguendo la Laurea triennale in Fisica è possibile iscriversi nella sezione B dell’albo, conseguendo il titolo di Fisico Junior, una figura professionale che svolge attività nell’ambito delle applicazioni tecnologiche della fisica a livello industriale e dei servizi relativi.
Rispetto al Fisico, titolo pertinente a chi si iscrive nella sezione A dell’albo, avendo una Laurea Magistrale in Fisica, ha un ruolo più operativo e non necessariamente ricopre posizioni di responsabilità.
Ecco cosa fare per diventare fisico:
- Studiare matematica e fisica a livello avanzato durante gli anni delle scuole superiori: è importante avere una solida base in queste materie per poter affrontare con successo gli studi universitari.
- Frequentare un corso di laurea in fisica: la maggior parte delle università offre corsi di laurea in questa disciplina. Durante questo periodo, si studieranno le leggi fondamentali della fisica, come la meccanica, l’elettromagnetismo e la termodinamica.
- Iscriversi all’albo: è necessario essere in possesso di una laurea in Fisica e soddisfare alcuni requisiti previsti dalla legge. In particolare, è necessario:
- Presentare domanda di iscrizione all’Albo al Consiglio Nazionale dei Fisici, allegando i seguenti documenti:
- Laurea in Fisica o titolo equipollente
- Curriculum vitae
- Eventuali pubblicazioni scientifiche
- Eventuali attestati di partecipazione a corsi di formazione
- Attestato di idoneità all’esercizio della professione di Fisico, rilasciato dall’Università o dall’Istituto di istruzione secondaria superiore
- Fotocopia di un documento di identità
- Sostenere un esame di abilitazione all’esercizio della professione di Fisico, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Fisici.
- Pagare la tassa di iscrizione all’Albo.
- Considerare l’opzione di specializzarsi ulteriormente con un master o un dottorato. Molti fisici scelgono di continuare gli studi con un master o un dottorato, che possono durare altri due o tre anni. Durante questo periodo, avrai l’opportunità di approfondire la tua conoscenza di una particolare area della fisica, come la fisica delle particelle o la fisica dello stato solido.
- Fare esperienza lavorativa. Una volta che hai conseguito la laurea, è importante fare esperienza lavorativa, che può includere stage, tirocini o lavori part-time. Questo ti permetterà di mettere in pratica le tue conoscenze e di sviluppare le tue abilità.
- Continuare a imparare e a tenersi aggiornati. La fisica è una disciplina in continua evoluzione, quindi è importante essere sempre disposti ad apprendere nuove cose e a tenersi aggiornati sugli sviluppi più recenti.
Spero che questi consigli ti siano stati utili! Se hai altre domande o vuoi saperne di più sulla carriera di un fisico, non esitare a chiedere.
Dove studiare fisica in Italia
Per frequentare le migliori università di fisica in Italia, devi superare un test di autovalutazione riservato agli studenti del primo anno. Dopo la triennale, che vale 180 crediti formativi universitari (Cfu), lo studente può scegliere se continuare con la magistrale (120 Cfu), prima di passare a un dottorato di ricerca.
Il corso di studi in fisica, quindi, può durare da un minimo di tre anni e può continuare fino a otto anni, tra specialistica e dottorato.
Una volta laureato, puoi lavorare nella ricerca e nello sviluppo delle attività scientifiche, oppure mettere a frutto le conoscenze teoriche e pratiche acquisite in ambito industriale e ambientale.
Secondo il Times Higher Education e alcuni commenti di studenti che si trovano sulla rete, queste sono alcune delle migliori università di fisica in Italia:
- Scuola Normale Superiore di Pisa
- Università di Trieste
- Università di Roma La Sapienza
- Università di Napoli Federico II
- Università di Bologna
- Politecnico di Milano
- Università di Pisa
- Università di Padova
- Politecnico di Torino
- Università di Firenze
- Università di Milano
Sbocchi lavorativi per un fisico in ambito ambientale
Gli sbocchi lavorativi per un fisico in ambito ambientale possono essere molteplici e dipendono dalle aree di interesse del fisico e dalle sue competenze specifiche. Alcuni esempi di possibili sbocchi lavorativi per un fisico in ambito ambientale includono:
- Ricerca e sviluppo di tecnologie sostenibili: Un fisico può lavorare in un’azienda o in un’organizzazione che si occupa di sviluppare tecnologie sostenibili, come sistemi di energia rinnovabile, materiali ecocompatibili o processi di produzione più efficienti dal punto di vista energetico.
- Analisi dei dati ambientali: Un fisico può lavorare in un’organizzazione che si occupa di raccogliere e analizzare i dati ambientali, come le concentrazioni di inquinanti nell’aria o nell’acqua, le variazioni delle temperature o le caratteristiche del suolo.
- Consulenza ambientale: Un fisico può lavorare come consulente ambientale per aiutare le aziende o le organizzazioni a comprendere gli impatti ambientali dei loro prodotti o dei loro processi e a sviluppare soluzioni per ridurli.
- Insegnamento e divulgazione scientifica: Un fisico può lavorare come insegnante o divulgatore scientifico, trasmettendo le proprie conoscenze in campo ambientale a un pubblico di studenti o di cittadini.
- Amministrazione pubblica: Un fisico può lavorare in un’amministrazione pubblica, occupandosi di politiche o programmi ambientali a livello locale, nazionale o internazionale.