Un articolo di Alessandro Nicoletti, biologo marino e attivista ambientale italiano fondatore di Keep the Planet, sulle migliori esperienze di volontariato ambientale per la conservazione di natura e animali.
Ho deciso di impegnarmi attivamente nella salvaguardia dell’ambiente e delle specie selvatiche in pericolo di estinzione perché penso che la protezione della natura sia una ragione di vita, uno dei motivi più nobili al mondo per alzarsi la mattina.
Per farlo ho fondato Keep the Planet, la mia associazione ambientalista ed ecologista che ha l’ambizioso scopo di contribuire alla salvaguardia della bellezza della natura.
Ci sono diverse strategie per raggiungere lo scopo e sicuramente uno dei più efficaci è quello di prendere parte a diversi progetti di conservazione ambientale sparsi in giro per il mondo.
Continua la lettura o guarda il video su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=r-nC5hNhaXc
La mia passione mi ha portato in diversi paesi tra cui l’isola di Zanzibar, in Tanzania per partecipare ad un progetto di riforestazione delle mangrovie, in Australia a contatto con una comunità di aborigeni, in Indonesia a lato di giovani attivisti per la salvaguardia delle foreste del Borneo, in una riserva in Sudafrica per il monitoraggio della fauna africana e infine anche nella vicina Calabria per la tutela delle tartarughe marine del Mediterraneo.
Non c’è infatti bisogno di partire per paesi lontani per aiutare la natura e gli animali, anche se a volte il desiderio di visitare posti lontani c’è eccome.
Queste sono solo alcune delle esperienze di volontariato ambientale che ho avuto la fortuna di intraprendere, ognuna di esse ha rappresentato un piccolo angolo di gioia nella mia vita perché quando ami quello che fai, il tuo umore ne risente.
Da tutte queste esperienze si è consolidata la mia passione per l’attivismo ambientale e la voglia di mettermi in gioco.
Immagino che se sei qui a leggere questa breve guida, anche tu desideri vivere delle esperienze simili.
Ci sono tanti ottimi motivi per iniziare il volontariato ambientale sia in Italia che all’estero.
Non c’è solo la possibilità di viaggiare ed esplorare, ma anche quella di sentirsi parte attiva del cambiamento così importante e necessario.
La natura sta soffrendo per colpa delle attività umane e le persone più sensibili ai temi ambientali devono mettersi in azione per apportare il loro seppur piccolo aiuto alla causa.
Fare volontariato all’estero ti offre una favolosa opportunità di crescita personale, ti da la possibilità di acquisire nuove competenze e conoscenze che arricchiranno il tuo curriculum professionale.
Allo stesso tempo, avrai anche la possibilità di creare nuove connessioni e incontrare persone simili a te che diventeranno forse anche amici per la vita.
Tutte connessioni che un giorno potranno tornarti utile per la tua carriera professionale.
E non solo, un’esperienza di volontariato è anche un’ottima occasione per entrare a contatto con nuove culture, conoscere nuovi paesi in maniera approfondita, un onore che non è sempre concesso al semplice turista.
Non aspettare, prendi in mano la situazione e inizia con questa nuova fantastica avventura.
Per aiutarti a decidere, ho scelto per te 10 esperienze imperdibili di volontariato ambientale, spero che siano di tuo gradimento.
Buon viaggio, seppur virtuale (per il momento :)!!!
I migliori progetti di volontariato ambientale
Costa Rica
Al 10 posto delle migliori esperienze naturalistiche troviamo un progetto situato in un piccolo, ma fantastico paese centroamericano che della sostenibilità e della conservazione ne ha fatto la sua bandiera.
Posizionato tra i tropici e la costa del Pacifico, il Costa Rica è una delle nazioni più belle del mondo.E anche, se copre solamente lo 0,03% della superficie terrestre, offre rifugio all’incredibile numero di 500,000 specie animali, inclusi giaguari, bradipi, scimmie e cinque diverse specie di tartarughe marine.
In Costa Rica la conservazione ambientale è un tema molto sentito così come i centri di volontariato dove trascorrere un periodo di vacanza lavoro a contatto con la natura.
Tra le tipologie di volontariato presenti, certamente quelle dedicate alla salvaguardia delle tartarughe marine è uno dei più affascinanti e utili per la conservazione.
Le tartarughe marine hanno infatti bisogno di aiuto perché le spiagge dove depositano le uova vanno monitorate e protette per garantire il maggior numero di nuove nascite.
Per farlo, i volontari prendono parte a squadre di monitoraggio con il compito di individuare e quindi proteggere i nidi di deposizione, pulizia delle spiagge ed educazione ambientale.
Filippine
Alla 9 posizione delle migliori esperienze di volontariato naturalistico troviamo un progetto situato in un paradiso naturale unico al mondo, ma che ha molti problemi ambientali da risolvere.
Le Filippine sono uno stato arcipelago del sud est asiatico composto da oltre 7000 isole che al loro interno preservano specie endemiche uniche al mondo come ad esempio il tarsio delle filippine.
Il fatto di essere un arcipelago, l’estensione geografica, il clima tropicale, e la variegata orografia, rendono le Filippine uno dei Paesi con il più alto livello di biodiversità ed endemismo del pianeta.
Biodiversità purtroppo minacciata dalle attività umane come la deforestazione e la pesca eccessiva.
Qui potrai partecipare ad un importante progetto di conservazione legato alla tutela di un gigante del mare, lo squalo balena.
In sole 3 generazioni, le popolazioni di whale shark sono diminuite oltre del 50% a livello planetario, nelle Filippine con quasi 2000 esemplari individuati, troviamo la seconda popolazione più grande al mondo.
I volontari sono una componente fondamentale nella lotta alla conservazione, insieme a ricercatori ed attivisti sarai impegnato in attività come il monitoraggio, la ricerca e la tutela degli squali balena e altri animali marini.
Sudafrica
Dopo le Filippine, all’ottava posizione troviamo una delle punte meridionali del mondo.
Grazie alla sua posizione geografica strategica, il Sudafrica ha l’onore di ospitare moltissime specie di grandi pelagici tra cui il maestoso squalo bianco.
Squalo bianco che purtroppo è inserito nella lista rossa dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura come specie vulnerabile. Lo stato di conservazione vulnerabile dello squalo bianco rende quindi necessario l’avvio di programmi di conservazione della specie e il Sudafrica è in prima linea al riguardo.
Qui potrai partecipare a programmi di volontariato rivolti alla conservazione della specie che ti porteranno a vivere a bordo di barche insieme ai ricercatori impegnati in progetti di monitoraggio e ricerca.
Thailandia
Alla 7 posizione, troviamo la destinazione turistica per eccellenza del Sudest Asiatico, la Thailandia e i suoi elefanti.
L’elefante asiatico è l’animale simbolo della Thailandia, ma allo stesso tempo anche il più maltrattato.I motivi sono da ricercare nel fatto che l’animale subisce un processo molto discusso di addestramento fatto di violenze e maltrattamenti con lo scopo di addomesticare l’elefante per poi utilizzarlo nelle più disparate attività tra cui i lavori pesanti e lo sfruttamento nelle attrazioni turistiche.
Gli elefanti subiscono vari maltrattamenti, vengono infatti sequestrati da piccoli e sottratti dalle loro madri per poi venire legati per diversi giorni senza bere e mangiare, picchiati più e più volte fino alla completa sottomissione.
Ho dedicato un intero video, lo trovi qui sul canale di Keep the Planet.
Questi animali maltrattati purtroppo non sono più capaci di una vita selvatica completamente naturale, situazione che richiede l’intervento di associazioni ed enti benefici che si occuperanno a ridare dignità a questi animali attraverso la creazione di santuari naturalistici dove gli elefanti possano vivere una vita tranquilla senza essere sottoposti alla malvagità degli umani.
Ed è proprio in queste strutture che sarà possibile per il viaggiatore volontario vivere un’esperienza all’insegna del benessere degli animali aiutando con il proprio contributo la sopravvivenza di questi santuari che si prendono cura degli elefanti maltrattati.
Cina
Rimaniamo sempre in Asia per la sesta posizione delle migliori esperienze di volontariato ambientale. Un paese molto conosciuto per la sua economia e poco per i suoi animali.
In Cina troviamo Il panda gigante, l’animale simbolo della lotta contro l’estinzione delle specie selvatiche. I panda giganti vivono in alcune catene montuose della Cina centrale, nelle province di Sichuan, Shaanxi e Gansu.
Se desideri contribuire alla lotta per la conservazione del panda gigante, ci sono diversi modi in cui puoi aiutare.
In un santuario naturalistico dedicato alla conservazione dei panda puoi infatti imparare tutto ciò che c’è da sapere sul panda gigante eseguendo i lavori quotidiani di alimentazione e pulizia, aiutando i ricercatori a raccogliere dati comportamentali e aiutando il team mentre lavora per il processo di insegnamento dei panda per il rilascio in natura.
Italia
Alla quinta posizione delle migliori esperienze di volontariato ambientale troviamo la nostra cara Italia.
Anche nel nostro paese sono attivi tanti progetti di conservazione attivi sul territorio.
Puoi lavorare per la tutela di animali simbolo della nostra penisola come l’orso bruno marsicano, partecipare a programmi di recupero di rapaci come il grifone, oppure contribuire al monitoraggio dei nidi di tartaruga marina durante il periodo estivo.
E’ possibile aiutare la natura e gli animali anche a pochi chilometri da casa.
Brasile
Quarta posizione, ci stiamo avvicinando al podio, troviamo il Brasile e la foresta Amazzonica.
Il polmone verde del pianeta è sotto l’incessante attacco dalle multinazionali affamate di territorio vergine per lo sfruttamento di risorse naturali, legname, minerali e la crescita di pascoli e campi coltivati.
Qui, nel cuore dell’Amazzonia resistono ancora specie animali e vegetali dal valore inestimabile che vanno protette come ad esempio il giaguaro.
Il Brasile è una nazione pericolosa, molto pericolosa, specialmente per chi decide di lottare per la conservazione della natura, ma ovviamente questo pericolo non toglie la sua bellezza.
Uganda
Terzo posto, rullo di tamburi, è occupato dal cuore verde dell’Africa, l’Uganda e i suoi mitici gorilla di montagna.
Se nell’immaginario comune del paesaggio africano fatto di savane, leoni e gazzelle dobbiamo andare in Kenya o Tanzania, l’Uganda è quel piccolo gioiello che rappresenta il lato magari meno famoso dell’Africa, ma sicuramente altrettanto bello.
E’ in Uganda infatti che troviamo le ricche e impenetrabili foreste equatoriali che sono l’ultimo rifugio per gli ultimi gorilla di montagna, scimpanzé e tante altre specie di animali come babbuini, scimmie dorate e molte altre ancora.
Alaska
Al secondo posto della classifica ho voluto inserire una meta poco battuta, difficile da raggiungere e forse per pochi fortunati.
Se il freddo non è tuo nemico, se ami la natura selvaggia e le sfide con te stesso, allora l’Alaska e le sue balene sono il tuo pane quotidiano.
Qui si giocherà la battaglia per il futuro dell’umanità, da una parte i ricercatori e le associazioni ambientaliste, dall’altra l’economia della crescita infinita.
Chi vincerà la sfida tra avidità e sostenibilità?
Non potevo non riservare il primo posto di questa classifica ad luogo a me caro, lì dove ho scoperto la mia passione e che mi ha dato il coraggio e la determinazione di inseguire i miei sogni.
Indonesia
Ti sto parlando dell’Indonesia.
E’ qui infatti che è nato il progetto Men of The Forest, il film documentario ambientato appunto nelle foreste del Borneo che parlerà dei danni provocati dalle massicce coltivazioni di olio di palma.
Il Borneo è un paradiso naturalistico tra i più belli al mondo, qui infatti risiedono le foreste tra le più antiche al mondo con tassi di biodiversità straordinari.
E’ nelle foreste del Borneo che trovano rifugio tantissime specie simbolo quali l’orango, la scimmia nasica, il gatto leopardato e il mitico Hornbill.
Questo paradiso è tanto bello quanto dannato: la sua ricchezza è anche la sua condanna.
Purtroppo le foreste vergini del Borneo stanno scomparendo sotto il peso del cosiddetto sviluppo economico.Qui è possibile prendere parte a tanti progetti di volontariato che cercano di arginare l’inarrestabile avanzata delle coltivazioni di palme da olio.
Qui varie associazioni organizzano attività quali educazione ambientale nelle scuole, progetti di riforestazione e lotta contro gli incendi illegali.
Alcune associazioni inoltre hanno creato dei centri di recupero per gli orango recuperati o scappati dalla deforestazione.
In questi centri si prepara l’orango alla vita selvatica attraverso uno specifico percorso formativo che prepara l’individuo al ritorno allo stato selvatico.
Bene ragazzi, per questo video è tutto.