Come organizzarsi per un volontariato ambientale

Come organizzarsi prima di partire per un viaggio di volontariato ambientale?

Ciao a tutti ragazzi io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet.

Finalmente hai deciso di partire per un viaggio di volontariato ambientale magari all’estero e non sai da dove iniziare.

Non preoccuparti cercherò di aiutarti con una check list di azioni per non dimenticarti nulla.

Una volta decisa la tipologia di progetto e il luogo dove questo viene svolto, non resta che preparare i dettagli pratici che faciliteranno la tua permanenza.

Leggi l’articolo o guarda il video:

https://www.youtube.com/watch?v=U2Hiyg1BZMg

Organizzarsi prima di partire per un volontariato

Prima questione da risolvere, il passaporto.

Grazie al trattato di Schengen e all’Unione Europea, gli italiani hanno l’opportunità di viaggiare senza il passaporto all’interno dei confini dell’unione e in alcuni territori extraeuropei. In queste zone, la carta d’identità è più che sufficiente.

Al momento, il passaporto permette di viaggiare in oltre 170 nazioni, anche se la lista degli Stati che lo richiedono cambia continuamente. Per questo motivo, chi deve partire per un Paese extraeuropeo deve prima controllare il portale online “Viaggiare Sicuri” che immagino già conoscerai. costantemente aggiornato dal Ministero degli Esteri.

Attenzione alla data di scadenza che non deve essere inferiore ai 6 mesi dalla partenza.

Se ancora non ne sei in possesso, la domanda di rilascio del passaporto può essere effettuata in Questura portando con sé: un documento di riconoscimento valido; due foto formato tessera; un contrassegno telematico di 40.29 euro e la ricevuta di pagamento di 42.50 euro per il passaporto ordinario.

Una volta ottenuto il passaporto, la seconda questione riguarda il visto.

Escludendo i paesi europei in cui c’è la libertà di movimento, prima di partire per una qualsiasi destinazione si dovranno raccogliere informazioni circa i permessi necessari.

Moltissimi paesi offrono a noi italiani visti all’arrivo direttamente in aeroporto ottenibili molto facilmente. Altri invece, richiedono una certa pianificazione.

Ti consiglio di iniziare la tua ricerca sempre dal portale viaggiaresicuri.it.

organizzarsi per un volontariato ambientaleAll’interno di ogni scheda paese trovi informazioni circa gli eventuali permessi necessari.

Se non riesci a trovare quello che cerchi, sempre sul sito viaggiaresicuri.it trovi i numeri telefonici degli uffici di rappresentanza dove chiedere ulteriori delucidazioni.

Sempre dal sito potrai risolvere la terza questione, i vaccini.

Ad esempio, se stai programmando di partire per l’Africa, è consigliato sottoporsi a vaccini o a richiami per l’Epatite A e B, per l’antitetanica, per la febbre gialla e seguire la profilassi antimalarica dove necessario.

Non sono un dottore, ti consiglio di contattare il tuo medico di famiglia.

Visto che siamo in tema, spero sia superfluo ricordare, ma è sempre meglio ripeterlo, mai e poi mai andare anche per solo turismo in un paese extra europeo senza un’assicurazione medico sanitaria completa che copra tutti gli eventuali problemi.

All’estero senza assicurazione è una follia, e anche un semplice infortunio può trasformarsi in tragedia.

Sempre rimanendo in tema sicurezza, specialmente chi non ha particolari esperienze pregresse, consiglio di evitare paesi instabili politicamente dove la sicurezza non è garantita.

Ci sono tantissimi paesi meravigliosi che hanno bisogno di aiuto e sono molto sicuri.

Prendiamo l’esempio del Costa Rica, o dell’Indonesia, non per forza dobbiamo mettere a rischio la nostra vita per salvare l’ambiente.

Molto importante quindi è anche affidarsi ad associazioni locali dalla lunga esperienza che abbiano un’estrema conoscenza del territorio e della popolazione in loco.

Finalmente, una volta risolta la parte burocratica, è tempo di preparare i bagagli.

Cosa mettere allora in valigia?

La risposta ovviamente dipende dalla destinazione, dal tipo di progetto e dalla durata dello stesso, ma in linea di massima, il consiglio è quello di portare solo lo stretto necessario.

Idealmente, la situazione ottimale è quella di inserire tutto all’interno di uno zaino con un peso inferiore ai 10 Kg.

Tra le cose fondamentali che non devono mai mancare sono i farmaci, anche quelli più comuni e banali.

Un piccolo kit a portata di mano e contenente ad esempio antibiotici, aspirine, antiallergici, gel disinfettanti per mani e spray repellenti per insetti, potrebbero tornarti utili in caso di bisogno immediato.

In conclusione, prima di partire per un viaggio di volontariato ambientale all’estero, occorre: scegliere la meta del vostro viaggio, la tipologia del campo che svolgerete e contattare la struttura che vi ospiterà; pianificare il viaggio ed essere in possesso di documenti in corso di validità quali il passaporto e il visto; effettuare le vaccinazioni e/o i richiami quando è richiesto e, infine,  preparare i bagagli in modo funzionale e portando con sé i farmaci di cui si ha bisogno.

Siete pronti per questa nuova avventura?

Noi di Keep the Planet abbiamo selezionato moltissimi progetti di conservazione che accettano volontari.

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