Un articolo di Alessandro Nicoletti, biologo marino e fondatore dell’associazione ecologista Keep the Planet, su un’idea, un’idea che potrebbe cambiare il mondo.
Quarantena per l’ambiente?
Che cos’è?
Vediamolo insieme nell’articolo e nel video qui sotto:
Stiamo vivendo giorni strani, confinati nelle nostre case, siamo costretti a rivedere completamente le nostre abitudini di vita.
Se da un lato tutto ciò è stancante e difficile, dall’altra potrebbe rappresentare un’incredibile opportunità di riflessione.
Schiacciati dagli impegni quotidiani, ci dimentichiamo di pensare a quello che ci circonda e a quello che veramente conta.
Un ambiente sano dove poter vivere serenamente con i nostri cari.
Ma oggi, tutto questo non accade.
L’aria delle città è diventata ormai irrespirabile, i cibi industriali sulla nostra tavola privi di sapore e non più genuini come un tempo, gli oceani pieni di rifiuti plastici, e questo è solo la punta dell’iceberg.
Lo stesso coronavirus è la conseguenza delle nostre scelte scellerate, di voler assoggettare ogni creatura vivente al nostro potere.
La natura ci ha semplicemente detto basta.
Origini della quarantena
Storicamente, la quarantena ha origine proprio da noi in Italia ,dai quaranta giorni che le imbarcazioni dirette a Venezia dovevano trascorrere, nel 14esimo secolo, al largo della città lagunare, per proteggere la città dalla “peste nera”. La catastrofica pandemia esplosa nel corso del 1300.
40 giorni intesi come prevenzione dalla malattie, dai problemi sanitari, ma non solo, perché Il numero quaranta è un numero pieno di significati per l’uomo biblico.
Io non sono religioso, ma mi piace leggere ed osservare.
La lettera ebraica MEM oltre al numero 40 indica con la sua forma il ventre materno e anche una sorgente di acqua.
40 gli anni trascorsi dal popolo di Israele nel deserto; 40 giorni e 40 notti durò il diluvio unoversale; 40 giorni sono il tempo concesso agli abitanti di Ninive per fare penitenza ; 40 sono il massimo dei colpi di verga per le punizioni corporali
40 sono i giorni di digiuno di Gesù nel deserto
40 giorni è la durata della quaresima, il periodo che precede la Santa Pasqua per i cristiani.
Il numero 4 simboleggia i punti cardinali, cioè il mondo intero.
Il 10 rappresenterebbe i 10 comandamenti.
Quindi il numero 40 (4 per 10) sarebbe il simbolo della storia del mondo in relazione con Dio.
E non c’è bisogno di essere religiosi o credenti per capire che è grazie alla natura, Madre Natura, che possiamo sopravvivere su questo pianeta.
Senza essere blasfemi, non ho paura di dire che natura è dio e che dobbiamo recuperare la nostra relazione con essa.
Oggi il sottile equilibrio millenario tra noi e ambiente si è rotto, le nostre azioni sul pianeta non sono più sostenibili.
E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Se abbiamo fermato tutto per un virus, possiamo farlo per colei che ci sostiene come specie.
Quarantena per l’ambiente
La natura ha bisogno di respirare, di riposarsi, di prendere fiato e questo potrebbe diventare un ottimo motivo per istituire 40 giorni di quarantena per l’ambiente.
Niente vacanze, niente viaggi, niente meeting di lavoro, niente leggi economiche che regolano ogni singolo aspetto della nostra vita.
40 giorni senza carne, senza cibi tropicali, senza frutta e verdura fuori stagione, 40 giorni senza auto, 40 giorni come periodo di liberazione e purificazione.
Impossibile?
Un’utopia irrealizzabile di un povero ecologista sul web?
Forse si, forse no.
Noi siamo l’economia, noi siamo la società, siamo noi che dobbiamo fare quel salto evolutivo in avanti, verso un futuro sostenibile per la nostra specie su questo meraviglioso pianeta.
Presto o tardi non avremo più scelta, saremo costretti a fermarci.
Meglio prevenire che curare!
Leggi anche: cosa sono le specie bandiera