Scienze naturali: cos’è e quali sono gli sbocchi lavorativi

In questo video/articolo parliamo di Scienze naturali, il percorso formativo per eccellenza per tutti coloro che vogliono lavorare per la conservazione della natura.

Io sono Alessandro e questo è Keep the Planet.

Guarda il video o segui con la lettura:

Cos’è Scienze Naturali?

In una società moderna sempre più schiacciata dai grandi problemi ambientali, serve un gruppo di appassionati esperti capaci di lavorare professionalmente per la tutela dell’ambiente.

Se il tuo sogno è proteggere la natura e i suoi meravigliosi abitanti, studiare scienze naturali è il destino che ti aspetta.

Se sogni di diventare uno zoologo, un naturalista, un etologo, ma più in generale un esperto di natura e fauna selvatica, probabilmente ti starai chiedendo quale percorso universitario scegliere.

Ci sono ovviamente diverse strade per lavorare nella tutela della natura, ma senza dubbio una laurea in scienze naturali è quella più caratterizzante e formativa.

Ma che cos’è Scienze Naturali, che cosa ti offre questa facoltà?

In Italia, tranne che per alcune facoltà specifiche come medicina e veterinaria, la quasi totalità dei percorsi di studi è composto da una laurea triennale che come suggerisce il nome, è di 3 anni, e la successiva specializzazione, di 2 anni, chiamata laurea specialistica o magistrale.

La facoltà di Scienze Naturali non fa eccezione.

Bene, cerchiamo di fare chiarezza e capire bene cosa sia scienze naturali, che cosa la differenzia dalle altre facoltà simili come ad esempio scienze biologiche e scienze geologiche?

Come è strutturata Scienze Naturali?

scienze naturali sbocchi lavorativiL’ambiente in cui viviamo, è composto da una parte viva e da una parte morta, in termini tecnici da una parte biotica e da una parte abiotica.

Quando parliamo di componente vivente ci riferiamo alla biologia, la scienza che studia la vita, quando invece ci riferiamo alla componente non vivente ci riferiamo alla geologia.

Ai due estremi della scala troviamo da una parte la biologia, che studia la componente viva del pianeta su diversi livelli e dall’altra la geologia che studia i fenomeni della componente non viva del pianeta.

Al centro, giusto in mezzo della scala troviamo appunto Scienze naturali che studia entrambe le componenti mettendo in relazione la parte organica con la parte inorganica formando un professionista capace di muoversi su diverse discipline.

Ed è proprio questa la caratteristica del naturalista, di avere un ampio bagaglio culturale e quindi la capacità di studiare e comprendere gli ecosistemi da diversi punti di vista.

I primi 3 anni della laurea triennale sono quelli dove vengono affrontate le discipline di base come matematica, fisica, chimica, zoologia, botanica, mineralogia, geografia, biologia, ecologia genetica, per poi via via specializzarsi nelle varie branche che compongono scienze naturali.

Ma dove studiare Scienze naturali?

E’ utile sapere che è possibile frequentare la facoltà di scienze naturali in quasi tutte le regioni italiane. Tra le principali facoltà ricordiamo Milano, Bologna, Genova, Roma, Napoli, Sassari e Catania.

Se hai delle domande circa una facoltà che vorresti frequentare, chiedi qui sotto nei commenti e se posso sarò felice di aiutarti.

Al termine della triennale, dovrai ovviamente compiere una scelta che influenzerà il tuo futuro.

Il vantaggio di frequentare scienze naturali è quello di studiare tante materie diverse tra loro che poi in fase di specializzazione ti darà l’opportunità di seguire diversi cammini professionali, questo però può anche portare anche e dei dubbi e delle indecisioni.

Sicuramente il percorso più lineare è quello di proseguire con una laurea magistrale sempre nel campo delle scienze naturali, in Italia ce ne sono diverse.

Qui possiamo vedere le diverse lauree magistrali disponibili nelle diverse facoltà italiane:  https://www.cestor.it/atenei/lm060.htm

Dall’ecologia alla divulgazione, ci sono tante opportunità di scelta.

Sbocchi professionali Scienze Naturali

Prima doverosa premessa, purtroppo in Italia la figura del naturalista non è normata, e infatti non esiste un albo professionale come per i biologi o i geologi. Questo ovviamente comporta alcuni svantaggi come ad esempio il fatto che esistono lavori che possono fare solo i biologi abilitati e non i naturalisti, ma non esistono lavori che possono fare solo i naturalisti e non i biologi.

Tuttavia, come possiamo vedere da questo comunicato dell’Università di Bologna https://corsi.unibo.it/magistrale/ScienzeGestioneNatura/professione-del-naturalista-e-albi-professionali, i laureati in scienze naturali possono iscriversi alll’Albo degli Architetti-Sezione pianificatori, all’Albo dei Biologi, Albo dei Periti agrari e all’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati

Le competenze di un Naturalista possono essere molteplici a seconda della specializzazione acquisita durante e dopo la laurea, avendo un’ampia cultura di base, il naturalista è particolarmente indicato nel ruolo di coordinatore di altri professionisti dotati di competenze settoriali.

Un laureato in scienze naturali ha fondamentalmente 4 strade davanti a lui.

La prima è quella accademica, dopo la magistrale infatti ci si può iscrivere ad un dottorato di ricerca, o PHD all’estero, che comporta 3 o 4 anni di ricerca spesso stipendiati all’interno di un’università.

All’interno del database di Keep the Planet, qui il link se vorrai iscriverti, trovi contatti e strategie per trovare un PHD.

La seconda strada è quella dell’insegnamento. Un laureato in Scienze naturali può partecipare al concorso nazionale per l’abilitazione alla professione di insegnante sia di scuola media sia di scuola superiore.

In questa immagine vediamo le 5 classi di concorso a cui si può partecipare.

Terza via, rimanendo sempre in ambito educativo, troviamo l’educazione ambientale.

Il naturalista ha infatti tutte le competenze necessarie per creare progetti didattici, allestimenti espositivi, attività divulgativa e di educazione presso giardini e orti botanici, musei, associazioni, enti pubblici e privati.

Il 4° settore in cui un naturalista può trovare lavoro è nell’ambito della valutazione e progettazione ambientale.

Chi si laurea in scienze naturali infatti ha competenze in indagini ambientali, monitoraggi di specie vegetali ed animali, valutazioni di impatto ambientale, studi e ricerche in natura, attività di campionamento, studi di sostenibilità, pianificazione ambientale e territoriale.

Queste competenze apre le porte a diverse realtà sia private sia pubbliche all’interno di aziende, enti, associazioni che hanno necessità di interagire con l’ambiente.

Prima di concludere, una cosa va detta, se si cerca sicurezza e guadagni facili, forse la carriera in scienze naturali non è la più indicata, questa professione più che un lavoro è una missione di vita e serve una generosa forza di volontà per non perdere interesse e motivazione.

Ho fondato Keep the Planet anche per questo motivo, per dare un supporto a tutti coloro che vogliono lavorare nel mondo della conservazione ambientale e non sanno bene come muoversi.

Se vuoi supportare il progetto e accedere ai benefici per gli iscritti alla community, qui sotto trovi il link per accedere al database riservato.

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