Nonostante io stia scrivendo e partecipando alla realizzazione di un documentario naturalistico, non posso dire di essere un esperto di sceneggiature.
Anzi, è vero il contrario. Tuttavia, quando la passione è più forte della ragione, non c’è reale motivo per tirarsi indietro quando il gioco si fa duro.
Ma passiamo alle presentazioni.
Io sono Alessandro Nicoletti, biologo marino appassionato di divulgazione scientifica. Nel 2017, guidato dalla mia passione per la natura e la conservazione, ho deciso di creare Keep the Planet, un’associazione ambientalista tutta italiana che ha il nobile obiettivo di salvaguardare gli ecosistemi naturali.
Ovviamente una missione non facile, tuttavia cerchiamo di fare il nostro meglio.
Tra i vari strumenti a disposizione, quello del documentario naturalistico è probabilmente uno dei più efficaci in quanto grazie ad un film è possibile raggiungere i cuori delle persone e sensibilizzarle su temi importanti.
I casi di successo non mancano, grazie ad alcuni film di conservazione infatti si sono raggiunti risultati concreti sensibilizzando moltissime persone.
Nell’articolo “i migliori documentari naturalistici” che ti consiglio di leggere, ti riporto una lista di questi casi di successo.
Ispirato dalla loro storia e dal loro successo, insieme al mio amico e collega Francesco Menghini, abbiamo deciso di percorrere una strada simile alla loro e dare vita a Men of the Forest, un film documentario ambientato in Borneo dove documenteremo la storia di un gruppo di giovani indonesiani che hanno deciso di dedicare la loro intera vita alla salvaguardia delle ultime foreste primarie dell’isola.
Animati dalla loro passione, abbiamo deciso di aiutarli nella loro causa accendendo le luci delle telecamere e portare la loro storia in giro per il mondo.
Grazie a questa prima spedizione, abbiamo realizzato il trailer del film:
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Da questa mia esperienza sul campo, ho appreso le basi su come scrivere e organizzare un documentario naturalistico che voglio riportarti qui di seguito.
Come scrivere un documentario naturalistico
Anche se i documentari naturalistici trattano di persone, luoghi ed eventi reali, la scrittura della storia è tutt’altro che immediata da scrivere.
Anche se a volte la realtà supera la fantasia, trovare una storia interessante da raccontare non è una passeggiata di una giornata, ma piuttosto un lungo lavoro certosino di ricerca e pazienza.
Certo, il mondo di oggi è pieno di storie da condividere, ma purtroppo non sempre sono raccontabili sotto forma di un documentario naturalistico.
A volte non si riesce a trovare i protagonisti, oppure le ambientazioni giuste, oppure la logistica o chissà quale altro problema, spesso la fase di ricerca, pianificazione e organizzazione possono durare addirittura anni, periodo in cui è molto facile perdere l’entusiasmo.
In più c’è il fattore soldi, un aspetto che non discuteremo in questa guida, ma che purtroppo sarà un tuo compagno di avventure.
Insomma, i problemi saranno molti, e tu dovrai prepararti mentalmente per superarli.
Tuttavia – e spero che tu sia d’accordo con me in questo – è proprio quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare.
Scegliere l’argomento
Elementare Watson, la prima cosa da fare è scegliere il tema del film.
Nonostante sia bello fantasticare tra i mille soggetti e i mille luoghi del mondo, il focus è la tua arma principale, il faro nella notte.
Come scegliere l’argomento?
Questa è una domanda da un milione di dollari, forse anche di più, perché non c’è una risposta valida per tutti.
Quello di cui sono sicuro è che la scelta dell’argomento sarà determinante per il successo della tua impresa. Ci sono infatti temi caldi per l’opinione pubblica, altri invece un po’ meno interessanti che rischiano di passare inosservati.
Non è facile decidere l’argomento giusto, quello che posso suggerirti è quello di seguire il tuo istinto, e poi farlo coincidere con la tua ragione.
Si esatto, istinto e ragione che si incontrano e trovano un punto d’incontro in comune. Con questo voglio dirti che è bello seguire la propria passione e i propri interessi, tuttavia questi devono coincidere con la fattibilità del progetto che sarà conseguenza delle tue possibilità economiche e non solo.
Purtroppo un documentarista esordiente non ha i mezzi della BBC o del National Geopraphic, le risorse sono limitate e con quelle dobbiamo giocare.
Ecco perché devi compensare la mancanza di possibilità con una storia che spacchi lo schermo.
Ti faccio un esempio di un documentario low budget che ha fatto della storia il suo successo, ti sto parlando di Living on One Dollar.
Se non hai visto il film, be devi farlo, se invece lo hai visto sai di che genere di documentario parlo. Living on One Dollar è riuscito a catturare il cuore di milioni di persone grazie alla storia, nonostante sia stato un film a basso costo.
Ecco, la storia è quello che conta, il resto è noia.
Ma nella pratica, come fare per trovare la storia giusta?
Bè, mi piacerebbe raccontarti di una qualche ricetta magica per risolvere il problema, ma non c’è nulla al riguardo che possa funzionare se non pazienza, ricerca, dedizione e investimento personale in termini di soldi e tempo per viaggiare alla scoperta delle storie del mondo.
Un suggerimento? Diventa un avido spettatore di documentari del genere e poi esci in strada, non c’è bisogno di macinare chilometri, il prossimo soggetto potrebbe nascondersi a pochi metri da casa tua.
Alcune idee di documentario naturalistico
La natura sta attraversando una delle crisi più grandi della sua storia, la sesta in ordine cronologico.
La biodiversità globale infatti ha sperimentato 5 grandi riduzioni, note come estinzioni di massa, che in passato avevano tutte cause naturali indipendenti dall’uomo, mentre la sesta che stiamo attraversando ora è la prima provocata da una specie, che in questo caso è la nostra.
L’uomo con le sue attività è il principale responsabile del cambiamento in atto, dall’inquinamento alla deforestazione, non c’è angolo di pianeta che non sia sconvolto dai problemi ambientali.
Probabilmente, se cerchi bene, ne troverai qualcuno anche nel quartiere dove vivi.
Ecco quindi le idee per un documentario naturalistico non mancano di certo, il pianeta è un palcoscenico infinito di storie e racconti che non aspettano altro di trovare un regista pronto a documentarle.
La strategia più efficace per dare risalto alla tematica è quello di individuare un soggetto che sarà anche il protagonista della storia che grazie alla sua quotidianità trasporterà il pubblico verso l’argomento affrontato nel documentario.
Ecco allora l’associazione che lotta contro il nuovo inceneritore, o il guardia parco che poche risorse contrasta la grande multinazionale, o i locali che salvano le specie selvatiche in pericolo.
Passa all’azione
Hai individuato il tema a te caro che vorresti trattare, bene, anzi no benissimo, ma ora devi passare all’azione.
Devi innanzitutto recarti nel luogo di ambientazione e prendere contatti reali con le persone protagoniste della storia.
Non essere timido, ma chiedi chiaramente la loro disponibilità a diventare i protagonisti del tuo film.
In alcune aree e in alcune battaglie, i protagonisti potrebbero correre dei rischi a comparire nel tuo documentario, non importa se per essere presenti dovrai coprire i loro volti, quello che conta è il messaggio che loro hanno da offrire al pubblico.
Secondo step, devi formare la squadra che produrrà il film, dal regista allo sceneggiatore, difficilmente realizzerai un film con le tue sole forze.
Terzo, pensa ai soldi.
Purtroppo girare un film costa, ma grazie al web troverai sicuramente la via per finanziare il film.
Ora, dopo questi primi tre step, sei finalmente pronto per creare la bozza della tua storia.
Queste le cose da fare:
- Ricerca approfondita sugli aspetti scientifici dell’argomento;
- Risoluzione dei problemi logistici;
- Punti cruciali della storia da raccontare;
- Progettare un’introduzione, una parte centrale e una conclusione;
- Creazione dello storyboard del film;
- Pianificare le tempistiche;
- Gira il trailer;
- Inizia la promozione del trailer;
- Cerca i finanziamenti;
- Gira il film;
- Presentalo ai festival.
Leggi anche: come realizzare un documentario naturalistico
Le regole di Michael Moore
Quando pensiamo ad un documentarista, non possiamo non pensare a Michael Moore, il noto regista americano acclamato dalla critica e odiato dai potenti.
Certo, Moore non è una persona facile da imitare, ma in una delle sue interviste ha rilasciato 11 consigli per un documentario efficace che mi piacerebbe commentare con te.
- Prima regola per un buon documentario: non fare un documentario, ma un film;
Con questa sua prima regola, Micheal Moore vuole incentivare il documentarista a non creare un documentario stile convegno che può risultare noioso al pubblico che ha lavorato tutta la settimana. La gente cerca l’azione, l’avventura, un protagonista da amare o odiare, è questa l’essenza del film.
- Non dire cose che il pubblico sa già;
L’importanza dell’originalità della storia penso sia un punto fermo per tutti.
- Il documentario di oggi sembra una lezione universitaria.
Questa osservazione riprende un po’ il primo consiglio, guarda tutti i documentari naturalistici di successo e vedrai che nessuno di questi sembra una noiosa lezione educativa, ma anzi un mix perfetto di azione e avventura.
- Il documentario deve essere qualcosa di croccante, non una medicina
Moore calza sull’aspetto dell’azione e dell’innovazione.
- La sinistra è noiosa
Con questa osservazione, il regista vuole spiegare che per raccontare cose importanti con una forte utilità sociale non c’è bisogno di essere noiosi.
- Dire i nomi
I documentari di Moore sono pieni di cattivi, di multinazionali spietate e altro ancora, Moore suggerisce di dire i nomi. Tuttavia, per un documentarista esordiente questo potrebbe essere controproducente, specialmente se non ha le spalle coperte da una casa di produzione.
- Il tocco personale
Non significa apparire nel film, ma dare una voce personale, con riflessioni e pensieri propri, anche ingenui.Ognuno ha qualcosa di diverso da dire ed è giusto farlo.
- Mostra le telecamere degli altri
Qui Moore suggerisce di dare risalto ai motivi per cui i mass media non danno la giusta importanza al tema, di svelare le ipocrisie di fondo della società.
- Inquadra sempre le persone che nn sono d’accordo
Moore suggerisce di inserire nel film anche le persone che non condividono la storia raccontata, ma anzi dare voce ai nemici. Un coro di assenso che ripete sempre le stesse cose non va da nessuna parte. Si impara molto di più inquadrando le persone che non sono dalla stessa parte, che raccontano e spiegano come vanno le cose. E, nel più dei casi, rivelano informazioni e particolari importanti.
- Meno è meglio
Andiamo all’essenziale, corto è meglio, le gente non ha bisogno di inutili lungaggini.
- Il suono conta più dell’immagine
Vale nei film, vale nei documentari. Non si può fare un buon film/documentario senza una colonna sonora intelligente.
Scrivere un documentario naturalistico: conclusioni
Il mondo ha bisogno di persone come te che vogliono scrivere e realizzare un documentario naturalistico che possa avere un impatto reale sulla situazione attuale.
Anche se la strada sarà in salita, anche se ci saranno giorni in cui vorrai mollare e gettare la spugna, ricorda che alla fine dei tuoi giorni su questa terra non ti pentirai dei sbagli che hai fatto, ma dei rimpianti e delle cose che non ha i portato a termine.
Non importa se impiegherai 2-5-10 anni a creare il tuo documentario, devi avere la determinazione di portare a termine quello che hai iniziato.
I migliori lavori esistenti sono frutto della pazienza e della passione, generalmente chi vuole scrivere un documentario naturalistico è un appassionato totale, ecco perché devi darti il tempo di realizzare il tuo sogno.
Anche se queste parole le sto scrivendo per te, in parte le sto scrivendo anche per me stesso.
Non molliamo.
Alessandro