Un articolo di Alessandro Nicoletti dedicato al volontariato ambientale sull’isola di Zanzibar al largo della Tanzania.
Zanzibar è una regione semi-autonoma della Tanzania, situata nell’arcipelago dell’oceano Indiano.
L’arcipelago è, in particolare, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, nonché da numerose isole minori (tutte disabitate o quasi). La capitale di questo Paese, è l’omonima città di Zanzibar.
Ho avuto l’onore di partecipare ad un progetto di riforestazione in Zanzibar e ripeterei assolutamente l’esperienza che mi ha fatto capire come si vive in un’isola africana.
Ambiente a Zanzibar
Zanzibar dal punto di vista morfologico è dominata dalle colline, ma senza grandi rilievi. Un tempo il Paese era ricoperto dalla foresta pluviale, tuttavia oggi non è più così a causa del deforestamento e delle attività umane, che hanno dato via via spazio ad immensi terreni agricoli. Ci sono tuttavia delle aree naturali in cui questa foresta è ancora presente, ossia: la foresta di Jozani a Unguja; e le foreste di Ngezi e Msitu Mkuu a Pemba.
Il clima di questo Paese è prevalentemente tropicale, ed è caratterizzato da temperature elevate tutto l’anno e da periodi piovosi, che vanno generalmente da marzo a giugno e da ottobre a gennaio.
La fauna di Zanzibar è estremamente variegata, anche se non ci sono grandi animali selvatici o grossi predatori. Tra le specie native più note ci sono il colobo rosso di Zanzibar, uno dei primati africani più rari, ma anche il leopardo di Zanzibar (ritenuto estinto sino ad un avvistamento nel 2017), la genetta servalina di Zanzibar e la volpe volante di Pemba.
Nelle poche aree di foresta rimaste poi, ci sono una varietà di altre specie animali come scimmie, cinghiali, civette, manguste e piccole antilopi. L’arcipelago è anche caratterizzato da una ricchissima avifauna e, specialmente in alcune aree, dalla presenza di numerosissime specie di farfalle tropicali.
Aree Protette a Zanzibar
La flora e la fauna di Zanzibar e della Tanzania, rappresentano un enorme potenziale di risorse naturali e culturali, tanto è che il Paese è molto gettonato come meta dai turisti.
Il governo, al fine di tutelare la biodiversità del Paese, ha creato una fitta rete di aree protette formata da parchi nazionali, riserve per la selvaggina, zone per la selvaggina controllate oasi naturali e molto altro. L’obiettivo di queste aree, è principalmente quello di preservare il patrimonio naturale e culturale della Tanzania, nonché quello di fornire dei luoghi di allevamento dove le specie animali e vegetali del Paese possono prosperare liberamente, senza subire l’influenza e i danni derivanti dell’attività umana.
Tra le aree protette di maggiore rilevanza, ci sono quattro zone umide di importanza Internazionale (RAMSAR): la Kilombero Valley Floodplain; il lago Natron Basin; Malagarasi-Muyovozi Wetlands; ed il sito marino Rufiji-Mafia-Kilwa. Inoltre, a Zanzibar ci sono ben tre riserve della biosfera riconosciute dall’UNESCO: East Usambara; Lake Manyara National Park; e la Serengeti-Ngorongoro Biosphere Reserve. Nonché una serie di aree riconosciute come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, come ad esempio: il Kilimanjaro National Park; la Ngorongoro Conservation Area; le rovine di Kilwa Kisiwani e le rovine di Songo Mnara; e, ancora, la Selous Game Reserve.
Inoltre, in Tanzania opera il dipartimento per la fauna selvatica che gestisce le risorse faunistiche e gli habitat a esse collegati, perseguendo l’uso sostenibile delle risorse naturali per il bene delle generazioni di cittadini della Tanzania e di Zanzibar.
Esperienze di volontariato ambientale a Zanzibar
Le esperienze di volontariato ambientale che si possono fare a Zanzibar in tema di salvaguardia ambientale e tutela degli animali, sono diverse. Zanzibar è infatti un intrigante insieme di culture, ha spiagge incantevoli ed una vita acquatica tra le più ricche.
Numerose dunque sono le associazioni di volontariato presenti sul territorio che organizzano progetti per la tutela dell’ecosistema di questo Paese (nonché per la proposizione di uno stile di vita sostenibile alla popolazione locale), e a cui i volontari provenienti da tutto il mondo ogni anno possono prendere parte.
Uno di questi progetti, ad esempio, riguarda la tutela ambientale, ed in particolare il supporto ai comitati locali di gestione dell’ambiente. L’obiettivo di questo progetto, riguarda soprattutto le foreste di mangrovie, che sono state duramente danneggiate dalle attività umane negli anni, come discariche di rifiuti, cattive pratiche di pesca, incendi, tagli significativi nei boschi per usi commerciali e attività di costruzione. Tali attività hanno causato un aumento del livello dell’acqua, l’estinzione di diverse specie di alberi, siccità, la mutazione dell’acqua dolce in acqua salata e molti altri effetti negativi.
I volontari che prendono parte a questa esperienza, hanno l’opportunità di partecipare in un grande numero di attività, quali ad esempio: la sensibilizzazione sui temi ambientali, la raccolta dei semi di mangrovia o la piantagione di alberi. Inoltre i volontari che prendono parte a al progetto, hanno anche la possibilità di familiarizzare con la cultura e la lingua locali.
Durante il tempo libero i volontari hanno poi l’opportunità di visitare le varie attrazioni di Zanzibar. Possono essere organizzate visite di gruppo, oppure si può nuotare, fare snorkeling, mangiare pesce e frutti di mare, e, ancora, visitare la foresta Jozani, o fare il tour di Stone town (dichiarata patrimonio mondiale dall’UNESCO). Inoltre i volontari hanno la possibilità di imparare il Kiswahili, la lingua nazionale parlata a Zanzibar, e in alcuni altri paesi dell’Africa.
Non sono richiesti particolari requisiti per partecipare al progetto, ma è consigliabile conoscere la lingua inglese, per favorire la comunicazione.
Un’altra esperienza che si può fare in questo Paese, in ambito di volontariato per la tutela dell’ambiente, riguarda poi l’educazione. Il progetto si svolge in un piccolo villaggio nella parte meridionale della magnifica costa orientale di Zanzibar. In particolare il programma è attivo presso la capitale dello Stato di Zanzibar (che porta lo stesso nome), iscritta nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, e che con le sue influenze indiane, arabe ed africane, è una città davvero molto affascinante.
Le attività che i volontari sono chiamati a svolgere in questo luogo, sono diverse e possono riguardare: progetti legati all’insegnamento (in una scuola materna o durante corsi di inglese per adolescenti o adulti); l’ambiente (pulizia e manutenzione delle spiagge, assistenza nel piantare nuovi alberi, e molto altro); o l’ambito sociale, iin cui le attività variano a seconda delle necessità del luogo (ad esempio è possibile essere chiamati a compiere attività quali ridipingere edifici, fare piccoli lavori di manutenzione o preparare il materiale che poi verrà utilizzato nelle scuole).
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Buonasera ,
Mi chiamo Alessandro , 50 anni , residente a Bologna.
Sarei interessato ad intraprendere volontariato ambientale a Zanzibar intorno a primavera 2022 , preferibilmente dedicandomi alla pulizia / raccolta rifiuti delle spiagge e fiumi .
Circa 8 anni fa feci una bellissima esperienza di volontariato in Costa rica, dedicandomi alla salvaguardia delle uova di tartarughe marine , ho una discreta conoscenza di lingua inglese ( più cge altro sono un po’ “arrugginito ” ) , e tanta voglia di aiutare ed educare la gente del posto ad avere più cura e dedizione per la conservazione del proprio meraviglioso ambiente .grazie