Un articolo di Alessandro Nicoletti dedicato al volontariato ambientale alle Isole Bahamas.
Le Bahamas sono uno stato insulare dell’America centrale, con capitale la città di Nassau.
Questo Paese, che è un arcipelago corallino situato nell’Oceano Atlantico, è costituito da circa 700 isole e isolette coralline (di cui alcune disabitate).
Le Bahamas sono una rinomata meta turistica, e ogni anno nelle sue isole arrivano migliaia di persone da tutto il mondo.
In particolare, il Paese è famoso per le immersioni subacquee e lo snorkeling, che danno la possibilità di fare un’esperienza unica per gli amanti di queste attività, e si possono svolgere in luoghi davvero incantevoli come la Grande Barriera Corallina di Andros, la grotta Thunderball oppure i giardini di corallo nero di Bimini.
Ambiente alle Bahamas
Dal punto di vista morfologico l’arcipelago delle Bahamas è formato dalle isole che affiorano da un insieme di piattaforme carbonatiche (che sono altofondi marini). La piattaforma più estesa è il Great Bahama Bank, che supporta l’isola di Andros, la più grande dell’arcipelago.
Per quanto riguarda il clima invece, le isole delle Bahamas sono poste a ridosso del Tropico del Cancro, dunque ci sono inverni miti e secchi ed estati calde e umide. In alcuni periodi poi, sono abbondanti le precipitazioni.
Le Bahamas sono ricche di bellezze naturali, tanto che questo luogo è considerato un vero e proprio tesoro naturale e culturale. In particolare, in questo arcipelago che ha un ecosistema praticamente perfetto, ci sono una lunga distesa di pareti oceaniche e buchi blu, secche e banchi di corallo, nonché numerose foreste di mangrovie. D’altra parte la flora e la fauna di questo Paese sono molto ricche, ci sono soprattutto innumerevoli specie di uccelli e pesci, ma anche moltissime piante tropicali.
Problemi ambientali e aree protette alle Bahamas
Alle Bahamas se da una parte il turismo è una indiscussa risorsa economica ed una fonte di guadagno per la popolazione locale, dall’altra ovviamente ha un impatto negativo sull’ecosistema marino-costiero. Gli hotel e i resort costruiti in aree di elevata biodiversità, comportano infatti il degrado delle aree costiere, la deforestazione di mangrovie, danni alle barriere coralline, nonché mettono a rischio i siti di riproduzione di alcune specie animali (come tartarughe e balene ad esempio).
Il governo locale, per tutelare la biodiversità delle Bahamas, ha istituito circa 30 Parchi nazionali, nonché un milione di acri protetti, ed ha da sempre attuato una politica volta alla tutela e allo sviluppo sostenibile del Paese.
Tra le aree protette più rinomate, c’è ad esempio l’Harrold and Wilson Ponds National Park, che è situato a Nassau, la capitale delle Bahamas. In questo parco di oltre 250 acri, vivono più di 100 specie di uccelli.
Ci sono poi il Lucayan National Park, che racchiude la distesa di grotte marine più lunga del mondo; e il Rand Nature Centre, che ospita una numerosissima colonia di fenicotteri rosa.
Oltre a quelli già citati, di inestimabile bellezza è poi il Retreat Garden National Park (situato a New Providence), che è conosciuto a livello internazionale per le sue 176 specie di palme esotiche, tra le quali spiccano rari e spettacolari esemplari.
Eco – turismo alle Bahamas
Ma il governo non è stato il solo ad attivarsi per la tutela dell’ecosistema di questo incantevole arcipelago. Infatti molti resort e hotel presenti nelle isole, hanno attuato politiche ecologiche, rendendo i propri servizi sostenibili. Ad esempio, a Stocking Island si trova l’eco Resort Higgins Landing, che è stato il primo dell’arcipelago ad adottare soluzioni assolutamente compatibili con l’ambiente. In questo resort è stato creato infatti il primo sistema elettrico solare fotovoltaico, è stato previsto il recupero dell’acqua piovana tramite cisterne, nonché un innovativo sistema di scarico biologico. Un altro esempio di Resort ecologico, è poi il Kevalli House, concepito nel 1960 pensando alla sostenibilità, e che si serve di pannelli solari e di sistemi per la raccolta della pioggia.
Esperienze di volontariato ambientale alle Bahamas
Alle Bahamas gli amanti della natura e degli animali, possono facilmente trovare diverse esperienze di volontariato da fare. Sono infatti numerosi i centri di ricerca e le aree protette che collaborano con associazioni di volontariato nazionali e internazionali, e che ogni anno ospitano migliaia di volontari.
Uno di questi programmi, ad esempio, si svolge presso l’Union Creek National Riserve, che è sede di un importante centro di studi e ricerca sulle tartarughe marine (soprattutto delle tartarughe verdi), ed è attivo sin dal 1974. In questo luogo, che rappresenta una zona di importanza vitale per la riproduzione e l’allevamento delle tartarughe, vengono soprattutto fornite interessanti scoperte scientifiche su questa specie a rischio di estinzione. In questa esperienza, i volontari possono essere chiamati a svolgere diverse attività che variano a seconda del periodo in cui si recano a fare volontariato. In particolare, nel periodo di deposizione delle uova, i volontari parteciperanno alle attività di pattugliamento delle spiagge, individuando le tartarughe e spostando le uova in luoghi sicuri, quando è necessario. Nel periodo di schiusa delle uova invece, i volontari possono prendere parte alle attività di monitoraggio e documentazione, nonché osservare la nascita dei piccoli di tartaruga.
Un’altra esperienza di volontariato ambientale, si può fare poi a Bimini, l’isola dell’arcipelago delle Bahamas più vicina a Miami. È possibile recarsi in questo luogo infatti al fine di collaborare con una naturalista nei suoi studi sul comportamento dei delfini. I volontari in questo progetto possono partecipare alle attività di snorkelling; a presentazioni, approfondimenti e workshop sulla percezione sensoriale dei delfini, o sull’anatomia e la fisiologia di questi animali; possono partecipare ad uscite in barca per individuare e documentare il comportamento dei delfini, prendendo parte in alcuni casi anche alle attività di osservazione del reef.
Ma esistono diversi programmi di volontariato attivi in tutto l’arcipelago, che permettono ai volontari di contribuire allo sviluppo di progetti mirati al miglioramento delle condizioni nei settori della biodiversità e del turismo sostenibile.
Questi progetti, in particolare, mirano allo sviluppo di strategie volte a tutelare la biodiversità all’interno del settore del turismo, mediante l’adozione di pratiche ecologicamente sostenibili. In particolare, i volontari in queste esperienze hanno la possibilità di partecipare direttamente ad attività di restaurazione ambientale e di monitoraggio del benessere di alcune specie animali.
Salve, vorrei sapere se bisogna avere competenze specifiche per partecipare alle esperienze di volontariato ambientale, se ci sono limiti di età o di paese di provenienza, ovviamente in condizioni di possibilità di spostamento superata l’emergenza covid-19. Grazie, saluti
Ciao, ci sono tanti progetti, alcuni per chi ha intrapreso un percorso specifico, altri no sono per tutti https://www.keeptheplanet.org/database-volontariato/