Un articolo di Alessandro Nicoletti sul volontariato ambientale con gli orangotango in Indonesia e Malesia. Scopri come lavorare con gli orango del Borneo e Sumatra.
Gli orango sono gli unici primati di grandi dimensioni che abitano in Asia, nello specifico nelle ultime foreste rimaste del Borneo (che rappresentano il 90% della popolazione mondiale) e di Sumatra (il 10%).
Il nome con cui spesso vengono chiamati, orang-utang, in malese ha il significato di “uomo della foresta”, nome dovuto proprio al fatto che per questi animali il contatto con la loro foresta è a dir poco vitale.
Gli oranghi trascorrono gran parte della loro vita sugli alberi, scendendo da essi solo in casi eccezionali.
Oltre al rischio dovuto ai cacciatori di frodo, gli oranghi sono minacciati in particolar modo dal decadimento subito dal loro habitat naturale, messo in pericolo dalla deforestazione applicata dall’uomo.
La principale causa della perdita di habitat è dovuta dall’ormai noto olio di palma, olio vegetale usato massivamente da svariate industrie, che veicola la quasi totalità della deforestazione in Indonesia e Malesia.
Noi di Keep the Planet abbiamo deciso di muoversi su più fronti per contribuire alla lotta della conservazione degli orango: la prima è quella di aiutare i volontari italiani a spendere un periodo di volontariato in Indonesia lavorando attivamente sul campo in progetti di conservazione legati alla salvaguardia delle foreste.
La seconda strada per aiutare gli orango a sopravvivere è quello della realizzazione di un film documentario ambientato in Borneo dove daremo visibilità e aiuto concreto agli attivisti che lavorano contro la deforestazione illegale del Borneo.
La bella notizia è che puoi partecipare a Men of the Forest, scopri come andando sulla pagina ufficiale del film.
Volontariato in Borneo per la conservazione degli orango
Hai diverse possibilità di volontariato in Borneo, puoi infatti svolgere progetti di volontariato ambientale con gli orango sia in Malesia che in Indonesia.
I centri sono specializzati in attività di volontariato e campagne informative al fine di difendere la popolazione di oranghi presenti in questa zona. Aderendo al progetto sarà possibile partecipare attivamente alla riabilitazione e al rilascio degli oranghi presenti nella zona, monitorare qualsivoglia attività illegale svolta nelle zone limitrofe o adiacenti al centro, partecipare a un programma di educazione ambientale al fine di diffondere sempre di più il messaggio anche alle comunità locali con attività informative e di divulgazione.
Infine, sviluppare un confronto culturale su quelle che possono essere le fonti alternative e sostenibili rispetto all’ecoturismo e alla deforestazione.
Le attività di volontariato si occupano della salvaguardia, della cura e della riabilitazione dei giovani esemplari di Pongo Pygmnaeus, spesso vittime del bracconaggio e soprattutto della distruzione della foresta in cui vivono. Al centro trovano cura e ospitalità tra i 50 e i 100 oranghi, e parte della riserva è aperta al pubblico.
Molti degli esemplari ospitati nei centri di recupero sono tra quelli di età più giovane, i quali dopo un periodo di cure vengono reintegrati nel loro habitat naturale (mentre spesso gli esemplari più anziani, purtroppo, non sono in grado di essere recuperati e reimmessi). Nel centro sono presenti medici, ranger e volontari specializzati.
Volontariato in Borneo per la conservazione degli orango
Anche Sumatra è una zona dove è possibile lavorare a contatto con gli orango per la loro conservazione.
Qui alcuni enti privati e governo hanno dato vita a un insieme di progetti volti a salvaguardare questi animali e a preservare il loro habitat naturale.
Tra le attività di volontariato qui presenti alcune hanno trovato riscontri reali, dando vita a gruppi o associazioni che praticano agricoltura sostenibile per salvaguardare la flora e la fauna della zona.
Per partecipare ad attività di volontariato si può lavorare nelle Feeding Platform dove gli animali in fase di reinserimento si recano 2 volte al giorno per ricevere cibo e medicine. S
i tratta di luoghi immersi in contesti completamente circondati dalla natura e dalla vegetazione, per cui è consigliabile indossare sempre l’abbigliamento adeguato.
E’ vietato fare foto agli animali o cercare di avvicinarli qualora non si fosse accompagnati da una guida autorizzata (ed esperta).
E’ possibile entrare in contatto con persone che abbiano esperienza nella cura e nella conservazione di questi animali, oggi sempre a maggior rischio di estinguersi a causa dei danni provocati loro dall’uomo.
I paesi principali dove fare volontariato con orango
I principali paesi in cui fare volontariato con gli oranghi sono tra la Malesia e l’Indonesia, dove si attesta che negli ultimi anni la popolazione di questi primati sarebbe diminuita considerevolmente a causa delle continue intromissioni dell’uomo nel loro habitat naturale.
Inoltre vi sarebbe il problema sempre più diffuso della deforestazione, la quale mette a serio rischio le comunità di oranghi situate in questa zona.
L’orango di Sumatra e quello del Borneo sono considerati specie a rischio, e solo negli ultimi 50 anni la loro popolazione sarebbe praticamente dimezzata a causa di queste problematiche.
Tipologia di attività di volontariato con orango
L’equilibrio della vita degli oranghi è molto fragile e questi animali, che sarebbero docili e schivi per natura, sono sempre più a rischio estinzione proprio per via delle continue modifiche dell’uomo al loro habitat.
I centri specializzati nella cura degli oranghi in genere evitano il più possibile un contatto diretto con questi animali, i quali per vivere hanno bisogno di enormi spazi nel verde. In genere all’interno dei centri esiste un punto di raccolta in cui gli animali più giovani si recano due volte al giorno per nutrirsi, prima di allontanarsi spontaneamente nella foresta.
Chiaramente nei centri viene svolto anche un lavoro di monitoraggio e – nel caso in cui fosse necessario – di cura medica nei confronti degli animali rimasti feriti.
Gli oranghi che sono stati nel centro vengono monitorati grazie a dei microchip, e vengono reimmessi in natura gradualmente.
Di solito un’equipe fissa di veterinari si occupa degli esemplari più giovani e dei cuccioli, mente i volontari possono offrire il proprio aiuto nella pulizia e nella manutenzione del centro, o partecipando attivamente ai programmi informativi inerenti i problemi ecologici e legati alla sempre più drastica riduzione di questi esemplari.
Gli oranghi non sono immuni ad alcune delle malattie trasmesse dall’uomo, e per questo è necessario che chi si trovi a lavorare a contatto con esemplari di questa specie sia sano, o indossi le dovute maschere protettive.
Inoltre molta della campagna informativa riguarda anche le zone delle foreste in cui i turisti praticano trekking o escursioni finalizzate proprio a un possibile “incontro” con esemplari di orangutan o di altre specie. In questi casi oltre alle più comuni norme di buonsenso legate al rispetto ambientale, viene richiesto di non scattare foto agli animali né di provocarli in alcun modo o dare loro del cibo. Molte delle attività legate alla salvaguardia degli oranghi sono anche attività di volontariato ambientale, legate a progetti di cura e di ricerca ecologica a sostegno delle foreste da loro abitate.