I lupi sono tra i canidi più famosi e antichi della terra (la loro esistenza è attestata fin dal Pleistocene).
Conosciuto come predatore alfa per antonomasia, il lupo si sposta in branco e nel corso degli anni è stato studiato come i membri di una stessa famiglia comunichino tra di loro con un linguaggio estremamente avanzato.
Nonostante sia uno degli animali che per propria natura rifuggono maggiormente il contatto con l’uomo, il lupo è sempre stato considerato un pericolo per le comunità umane, e in special modo per gli allevamenti.
I paesi principali dove fare volontariato con i lupi
I lupi sono animali diffusi in particolar modo nelle zone boschive e nelle foreste, e si trovano per lo più nelle zone del Nord America e dell’Eurasia.
Ogni anno un grande numero di lupi viene ucciso proprio dalle trappole messe dall’uomo, o peggio dai colpi d’arma da fuoco dei cacciatori, da sempre intimoriti che questi animali possano aggredire le loro greggi e il loro bestiame.
Svolgere volontariato con i lupi pertanto significa anche informare sui comportamenti da avere con questo genere di animale, e formare le comunità umane su quali siano i reali rischi che si possano riscontrare nelle zone dove questi animali sono maggiormente diffusi. Alcuni dei campi di volontariato si occupano invece di curare gli esemplari rimasti feriti, e di reintrodurli in condizioni di libertà o semilibertà nel loro habitat naturale.
Italia
In Italia esiste una numerosa comunità di lupi sparsa per tutta la penisola, e in particolar modo nella zona degli Appennini e delle Alpi.
Proprio per via del grande numero di esemplari presenti in Italia esiste un piano di conservazione e difesa di questi animali, che ad esempio ne proibisce la caccia in alcune zone.
Su una popolazione stimata di circa 1600 animali, ogni anno ne morirebbero circa 300 e quasi tutti proprio a causa dell’uomo.
Il Wolf Appenine Center del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ad esempio, è costantemente alla ricerca di volontari che si occupino di attività di monitoraggio dei branchi presenti nella zona, ma anche di campagne di sensibilizzazione e di prevenzione nei rapporti tra uomo-lupo.
Nella zona delle Alpi Marittime esiste invece il Progetto Lupo, anche questo nato allo scopo di sensibilizzare maggiormente la comunità umana sul rapporto uomo-lupo, e soprattutto finalizzato a dar vita a una dimensione più moderna del contesto zootecnico delle Alpi.
Nella zona del Monte Adone esiste il centro Progetto Lupo – Monte Adone, che in questi anni si è occupato della cura, del reintegro e di campagne d’informazione riguardanti la comunità stanziata in questa zona dell’Appenino Bolognese.
Nel centro è possibile entrare a far parte di un’area dedicata volta al potenziamento di una struttura medico-infermieristica per la cura degli esemplari rimasti feriti o malati. A questa attività si accompagnano poi tutte quelle legate allo sviluppo informativo, scientifico e didattico delle attività del centro, diventato un punto di riferimento nella zona per la cura e la riabilitazione dei lupi.
Portogallo
Nella Penisola Iberica, e in particolar modo in Portogallo, esiste il Centro de Recuperaçao do Lobo Ibérico (abbreviato CRLI), il quale organizza campi di volontariato in difesa del lupo iberico, presente solo in questa zona e considerato in via d’estinzione sia a causa delle attività di bracconaggio sia per le condizioni sempre più sfavorevoli del suo habitat naturale.
Nel centro ci si potrà occupare della cura degli animali feriti, di attività di monitoraggio, di censimento, e anche di manutenzione e rimboschimento della zona limitrofa.
Sempre in Portogallo è possibile aderire al The Iberian Wolf Recovery Center con il suo Grupo Lobo, dedicato a preservare un’area di 42 ettari in cui si è stanziata una comunità di oltre 300 esemplari i quali hanno conservato il proprio stile di vita completamente selvatico. L’associazione si batte per preservare il loro habitat naturale e sensibilizzare l’opinione pubblica nel rispetto e nella convivenza con questi predatori, da sempre minacciati dai cacciatori e dalle trappole dell’uomo.
Stati Uniti e Canada
Negli Stati Uniti esistono numerosi centri dedicati allo studio e al monitoraggio di questi animali. Il lupo grigio è uno degli esemplari più diffusi, e il suo comportamento viene studiato dai ricercatori e dai biologici.
Inoltre esistono numerosi campi di volontariato atti al reintegro di soggetti malati, rimasti feriti, o cresciuti in cattività.
In Canada ad esempio esiste il Northern lights Wildlife Wolf Centre, dove una piccola comunità di animali viene monitorata, curata e vive in condizioni di semilibertà. All’interno del centro è possibile svolgere attività di volontariato o semplicemente compiere donazioni per i aiutare i volontari del campus e per gli esemplari qui protetti. L’associazione Defenders of Wildlife si occupa invece di campagne informative nel sostegno e nella protezione del lupo grigio, con progetti e programmi informativi che riguardano le zone boschive degli Stati Uniti e le comunità di animali che le abitano. Per aderire al progetto è possibile compilare un form precompilato sul sito ufficiale, o anche fare soltanto una piccola donazione grazie ad esso.
Nel Colorado esiste invece Mission: Wolf, rifugio riabilitativo che si occupa delle comunità di lupi o di cani-lupo nati in condizioni di cattività, o rimasti feriti. All’interno del centro sono presenti un numero al di sotto dei 50 esemplari, i quali vengono curati, nutriti e monitorati dai volontari fino al momento del loro reintegro (quando possibile) allo stato brado. Il campo si trova nella zona sud ovest del Colorado, tra Gardner e Westcliffe.
Tipologia di attività di volontariato con i lupi
In genere per coloro che abbiano frequentato corsi di studio in ambito naturalistico, biologico o scientifico, è possibile trovare dei campus con percorsi didattici finalizzati proprio a mettere a frutto le conoscenze acquisite in relazione alla cura e alla salvaguardia dei lupi e degli altri animali a rischio.
Di solito i campi di volontariato hanno una durata variabile tra i 2 e i 4 mesi (specialmente all’estero) ed è necessario essere predisposti alla vita all’aria aperta e al contatto diretto con la natura.
Per prendere parte ad attività di volontariato di questo tipo è necessario aver compiuto almeno 18 anni d’età e avere conoscenza della lingua inglese (o di un’altra lingua oltre alla propria). Inoltre bisogna essere in grado di svolgere lavori manuali o che possano essere utili nelle attività informativo-didattiche legate alla salvaguardia dei lupi e del loro habitat.
Vorrei maggiori informazioni su come fare a partecipare ai vostri campi
Buongiorno mi chiamo Alessandro e vorrei informazioni su come poter partecipare ad un campo sul monitoraggio del lupo, ho fatto il guardiacaccia per trent anni.