La regione del Nordafrica si estende a nord del deserto del Sahara, e comprende quattro grandi aree naturali: la prima è Tamazgha, la fascia costiera mediterranea in prevalenza montuosa, che si estende dalla Tunisia al Marocco; la seconda è il Sahara, il deserto che si estende dall’Atlantico al Mar Rosso; la terza è il Sahel, la fascia stepposa che circonda a sud il deserto; la quarta, infine, è la valle del Nilo, che interrompe il deserto del Sahara ad est.
La vastità e diversità del territorio Nord africano, nonché la vicinanza al Mar Mediterraneo, rendono il clima, la flora e la fauna di questo ambiente unici al mondo, e diversi dal resto del continente africano.
È possibile fare numerose esperienze di volontariato in questa zona dell’Africa, vediamone alcune.
Volontariato ambientale in Marocco
Una interessante esperienza di volontariato ambientale da fare in Africa del Nord, prevede la possibilità di vivere nel deserto del Sahara, presso una famiglia nomade.
Uno di questi progetti si svolge nell’area di Guelmime, dove i volontari vivono nel deserto, ospiti di una famiglia.
Il compito dei volontari è quello di collaborare con la famiglia ospitante nel lavoro quotidiano nel deserto, scoprendo così lo stile di vita tipico del luogo, ma anche realizzando un vero e proprio scambio culturale.
Le attività che i volontari svolgono in queste esperienze, possono riguardare: prendersi cura del bestiame; raccogliere acqua; costruire abitazioni; cucinare piatti tradizionali nei forni sotto la sabbia; imparare le tecniche di artigianato tipiche del luogo; studiare la lingua e il folclore dei nomadi.
Un’altra esperienza di volontariato da fare in Marocco sulla tutela e valorizzazione ambientale, si può fare nella cittadina di Mehdyia.
Qui esiste CJV, un’organizzazione non governativa (ONG), impegnata da anni nella protezione dell’ambiente e nel restauro dei monumenti storici.
I volontari che partecipano ai progetti organizzati da questa associazione, sono impegnati in attività suddivise in turni di lavoro, ed in pratiche come pulizia, manutenzione degli ambienti e pittura murale.
Volontariato ambientale in Tunisia
In Tunisia è possibile fare un’esperienza di volontariato ambientale, aderendo alle iniziative e ai progetti delle numerose organizzazioni presenti sul territorio.
Uno di questi progetti ad esempio, si svolge a Aïn Draham, nel governatorato di Jendouba, dove i volontari lavorano insieme allo staff locale in attività riguardanti il tema della tutela ambientale, attraverso gli strumenti dei workshop e training, nonché attraverso un confronto continuo e la promozione del dialogo interculturale.
I volontari in queste esperienze hanno la possibilità di lavorare sul tema dell’ambiente, in particolare sulla biodiversità e i cambiamenti climatici, facendo esperienze sul campo.
Le attività dei volontari possono riguardare: lo svolgimento di workshop su biodiversità, cambiamenti climatici e politiche ambientali; la produzione di articoli e di reportage foto e video sull’esperienza; incontri con istituzioni e organizzazioni della società civile tunisina.
Un’altra esperienza di volontariato da fare in Tunisia sulla tutela e valorizzazione ambientale, si può fare presso una località unica sulle rive del Mediterraneo: la Gabes Oasis.
Questa Oasi è una località molto vasta, estesa tra la costa, le montagne e il deserto. In questo luogo sono conservate e coltivate con cura molte specie di piante e alberi, specialmente palme, alberi da frutto, vegetali e grano.
I volontari del campo in questa esperienza sono impegnati in lavori manuali, quali ad esempio: la pulizia dei giardini, la potatura degli alberi, la raccolta dei frutti, la semina di nuovi esemplari, la costruzione di strutture per gli animali. Come parte studio del progetto, i volontari hanno poi la possibilità di approfondire il tema della protezione dell’ambiente, confrontando le diverse esperienze degli altri partecipanti, con le pratiche di tutela e conservazione portate avanti nell’oasi. Verranno inoltre organizzate iniziative di sensibilizzazione sul tema della tutela ambientale, aperte alla popolazione locale.
Volontariato ambientale in Algeria
L’Algeria è un Paese discretamente attivo in tema di tutela ambientale, ed è possibile recarsi in questo Paese per fare diverse esperienze di volontariato. Ad esempio si può andare in Algeria per partecipare alle campagne di pulizia delle spiagge, organizzate dall’associazione Eni Algeria.
Un altro modo per tutelare l’ambiente in questo Paese, può essere quello di aderire ai programmi previsti dal governo italiano, che ormai da molti anni organizza progetti di cooperazione allo sviluppo in Algeria. In tale ambito, sono stati realizzati numerosi interventi in settori che vanno dalla costruzione di opere pubbliche, al sostegno all’industria e all’agricoltura, al restauro e alla tutela del patrimonio culturale. In particolare, gli interventi del governo italiano hanno voluto privilegiare gli aspetti della formazione ed il trasferimento di competenze e tecnologia, con molta attenzione ai temi della protezione ambientale, della tutela del patrimonio culturale e dello sviluppo del settore agricolo e zootecnico.
Volontariato ambientale in Egitto
In Egitto è possibile fare diverse esperienze di volontariato ambientale, soprattutto con gli animali. Esistono infatti in Egitto diversi centri di tutela degli animali, come ad esempio il Bluemoon Animal Centre, un rifugio situato nel deserto egiziano, nei pressi di Hurghada, che si occupa di accogliere e curare, ove possibile, cani, gatti, cavalli, cammelli, asini, volatili e altri animali feriti e abbandonati.
In questo luogo è molto richiesta la partecipazione dei volontari provenienti da tutto il mondo, soprattutto con conoscenze in ambito veterinario. Il lavoro dei volontari generalmente prevede operazioni in clinica; visite in studio ad animali domestici, come cani e gatti, ma anche animali da allevamento, come capre, polli etc.; visite fuori dallo studio medico, presso campagne e fattorie.
In Egitto è poi possibile aderire ai progetti organizzati dal Ministero dell’ambiente italiano, in tema ambientale.
Il Ministero infatti da diversi anni collabora con l’Egitto in diversi settori, quali la gestione delle risorse idriche, l’educazione ambientale, la salvaguardia delle aree marine, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
In particolare, nel 2015 è stato concluso tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano ed il Ministero dell’Ambiente egiziano, un Protocollo d’Intesa per la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile. Il piano di lavoro, ha previsto tra le priorità d’intervento settori quali: la gestione delle aree protette; la produzione di energia da fonti rinnovabili; la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti; nonché iniziative per favorire il trasporto pubblico sostenibile.