Un articolo di Alessandro Nicoletti dedicato al volontariato ambientale in Nuova Zelanda, uno dei paesi all’avanguardia per la conservazione di flora e fauna.
La Nuova Zelanda è uno stato insulare dell’Oceania, formato da due isole principali: l’isola del nord e l’isola del sud, nonché da numerose isole minori. In Questo Paese ci sono specie animali uniche, una natura incontaminata che si estende per tutto il territorio, città affascinanti e abitanti dalla mentalità aperta.
Esperienze di volontariato ambientale in Nuova Zelanda
Le bellezze ambientali della Nuova Zelanda, nonché la cultura della popolazione che abita questo Paese molto attenta alla protezione dell’habitat naturale, permettono agli amanti della natura e degli animali di trovare molto facilmente un’esperienza di volontariato da fare.
Un progetto variegato che concerne la salvaguardia dell’ecosistema neozelandese, si svolge nei parchi e nelle riserve vicino a Wellington (la capitale del Paese), ed ha come obiettivo la protezione dell’habitat naturale della Nuova Zelanda, nonché delle specie animali e vegetali che lo abitano.
I programmi compresi da questo progetto sono diversi, e si svolgono in più luoghi. Infatti il luogo esatto in cui il volontario può fare questa esperienza, dipende dal periodo in cui si è intenzionati a partire. L’obiettivo del progetto è, in particolare, quello di procedere alla riforestazione di diverse aree nei parchi di Wellington e nel centro città, piantando alberi al fine di ripristinare le zone umide; ma anche quello di proteggere la fauna selvatica dei santuari, mediante il controllo dei predatori.
I volontari in questa esperienza contribuiscono in diversi modi, e possono essere chiamati a svolgere le seguenti attività: lavorare in uno dei santuari per la tutela della fauna selvatica, partecipando ad iniziative sul controllo dei predatori; piantare alberi; costruire sentieri percorribili nei boschi; effettuare indagini sulla fauna selvatica; raccogliere semi; controllare le piante e prevenirne le infestazioni; collaborare nell’opera di restauro dell’habitat naturale della zona in cui si prende parte al progetto.
L’importanza dell’attività dei santuari naturalisti in Nuova Zelanda
I santuari naturalistici in Nuova Zelanda svolgono un ruolo essenziale nella protezione e nella conservazione della biodiversità e delle specie animali uniche che abitano questo Paese. Soprattutto questi luoghi permettono che la vita delle diverse specie di animali e vegetali che lo abitano, sia tutelata in un ambiente privo di organismi nocivi, di parassiti. In particolare, questo obiettivo viene perseguito mediante la reintroduzione delle specie autoctone in questi spazi protetti.
Un’esperienza di volontariato che si può fare in un santuario naturalistico della Nuova Zelanda, riguardante il tema di tutela ambientale, è promosso dall’associazione no profit del Papu Rangi Nature Sanctuary, una organizzazione che si occupa della tutela della flora e della fauna selvatica neozelandese. Il programma si svolge a Kaihu, nel Northland, e qui i volontari hanno la possibilità di imparare tecniche di conservazione dell’ecosistema, ma soprattutto tecniche di vita sostenibile, usando il sole per raccogliere energia, la pioggia per avere riserve d’acqua, la terra per avere il cibo necessario per nutrirsi.
I volontari che partecipano a questa esperienza possono essere chiamati a svolgere diverse attività che vanno dalla manutenzione dei sentieri nella foresta, alle attività di sensibilizzazione sul tema della tutela ambientale, dirette alla popolazione locale, e che si concretizzano attraverso workshop, visite nelle scuole e incontri in luoghi pubblici.
Durante il soggiorno i volontari alloggiano all’interno di una guest house, in stanze condivise con altri volontari, oppure presso famiglie locali che li ospitano. In questo secondo caso l’esperienza dei volontari è arricchita dal fatto che hanno anche la possibilità di immergersi nella cultura e negli usi del popolo neozelandese.
Esperienza per la creazione di una riserva naturale in Nuova Zelanda
Un altro straordinario progetto di conservazione ambientale si svolge poi a Punakaiki. Qui l’associazione ospitante, in collaborazione con governi, aziende, organizzazioni, università ha avviato un programma per il ripristino dell’area mineraria del Paese, con l’obiettivo quindi di creare una riserva naturale che si estenda dalle montagne al mare. L’area in particolare, al termine del progetto dovrebbe comprendere zone come ad esempio: le terre di nidificazione del vulnerabile Westland Petrel, l’habitat naturale del pinguino blu e le foreste di pianura sabbiosa.
I volontari che prendono parte a questo progetto, lavorano nell’opera di ripristino dell’area, sostenendo la protezione delle specie, contribuendo a rafforzare la rete comunitaria di collaborazione e creando così anche un ambiente protetto a beneficio delle future generazioni. In particolare i volontari collaborano per conservare, restaurare, riabilitare e gestire l’habitat naturale, utilizzando strumenti di conservazione e la collaborazione della popolazione locale per potenziare la tutela delle terre. In questa esperienza i volontari possono prendere parte alle seguenti attività: piantagione di alberi; costruzioni di sentieri nelle foreste; raccolta di semi; controllo delle specie di animali infestanti e dei parassiti.
Volontariato per la tutela degli animali in Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda ha molte specie autoctone di uccelli che sono in grave pericolo di estinzione, insieme alle lumache giganti, a diverse specie di rane, lucertole e pesci.
Una organizzazione no profit che organizza progetti per la tutela delle specie animali neozelandesi, svolge le proprie attività presso il santuario Tutamoe Peak, nel Northland. Questa associazione collabora con il Dipartimento di conservazione ambientale neozelandese, monitorando e proteggendo la fauna selvatica nelle foreste.
L’area del Tutamoe Park ospita l’uccello kiwi (una specie in via di estinzione), e la rara lumaca Kauri gigante. Nel progetto organizzato dall’associazione, la gente del posto e i volontari lavorano insieme per proteggere la foresta e riportarla al suo naturale splendore.
I volontari in questa esperienza possono partecipare ad una vasta gamma di attività, che vanno dal creare percorsi di accesso nelle foreste, proteggere le specie autoctone di animali da specie invasive (come i ratti ad esempio), piantare alberi, monitorare il numero dei parassiti, a partecipare alla “costruzione” di un habitat per gli uccelli kiwi e i kokako.
In generale questa esperienza dà la possibilità ai volontari di imparare tecniche di conservazione e sostenibilità, essendo coinvolti nell’esecuzione delle attività quotidiane del santuario. In particolare, i volontari possono essere chiamati a svolgere le seguenti attività: aprire e tracciare sentieri nelle foreste; installare telecamere e monitorare le abitudini della fauna selvatica nelle foreste; prevenire gli attacchi dei roditori alle specie di uccelli kiwi e kokako; diserbare e piantare semi nel vivaio del santuario; mungere le mucche e partecipare alla produzione del formaggio e del burro; tagliare la legna e molto altro ancora.
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