Keep the Planet è un’associazione ambientalista italiana che seleziona i migliori progetti di conservazione ambientale in tutti i continenti del mondo.
In questa guida analizziamo le principali esperienze di volontariato ambientale in Thailandia, un paese molto affascinante che offre delle importanti opportunità per tutti coloro che vogliono vivere un viaggio diverso dal solito.
Le associazioni e le fondazioni selezionate da Keep the Planet rappresentano infatti un’ottima occasione di viaggio e conservazione adatto non solo a chi desidera lavorare nella conservazione, ma anche per i semplici amanti della natura e degli animali.
La Thailandia è conosciuto come il paese dei sorrisi, ma è anche il paese di una natura affascinante purtroppo minacciata dalle attività umane.
Situata nel cuore del sudest asiatico, la Thailandia è una nota meta turistica di massa dove hotel, discoteche, bar e vita notturna ne fanno da padrone, tuttavia la Thailandia non è solo questo.
Il paese infatti nasconde tantissime perle nascoste al turismo di massa che offrono la perfetta opportunità di organizzare un viaggio volontariato all’insegna della conservazione della natura e degli animali.
La Thailandia è un paese con spiagge meravigliose, fitte giungle, fiumi, laghi, cascate e molti parchi nazionali.
Il paesaggio del paese è vario e offre un habitat per diverse specie di flora e fauna.
La fauna selvatica nel paese spazia dai grandi elefanti agli insetti e agli uccelli molto più piccoli.
Alcuni animali possono essere visti con un po’ di fortuna attraverso tutto il paese, mentre alcuni sono protetti nelle riserve naturali e sono più rari da avvistare.
La maggior parte di queste specie selvatiche vivono in una rete di parchi nazionali che garantiscono la conservazione degli habitat naturali.
Principali parchi nazionali della Thailandia
Vediamo insieme alcuni dei principali parchi nazionali della Thailandia per avere uno spunto di ispirazione nella scelta delle aree dove poter organizzare un viaggio volontariato all’insegna della natura.
- Kui Buri National Park: situato nei pressi del confine con la Birmania, il Parco Nazionale di Kui Buri è riconosciuto come una delle migliori destinazioni in Thailandia per l’osservazione della fauna selvatica, in particolare per gli elefanti;
- Kaeng Krachan National Park: è il più grande parco nazionale della Thailandia, situato vicino al confine con la Birmania è famoso per la fitta nebbia mattutina che copre il parco creando una vista spettacolare. Il parco è anche noto per la sua variegata fauna selvatica, in particolare uccelli e farfalle.
- Khao Sam Roi Yot National Park: famoso per le sue colline calcaree, il nome del parco significa “montagna con 300 cime”. Il parco è anche una destinazione popolare per gli osservatori di uccelli, qui infatti puoi vedere circa 300 specie di uccelli.
- Khao Sam Roi Yot National Park: situato al centro della Thailandia, fu creato nel 1962 diventando il primo parco nazionale in Thailandia. Alcune delle specie che si possono avvistare comprendono gibboni, leopardi, scimmie ed elefanti.
- Erawan National Park: una delle principali attrazioni del parco sono le Erawan Falls, una cascata a sette livelli che prende il nome da un elefante della mitologia indù.
- Mu Ko Surin National Park: è un parco marino che protegge un gruppo protetto di isole nel Mare delle Andamane, a 60 km dalla terraferma. Queste isole offrono molti ottimi spot per lo snorkeling, con acque limpide, splendide barriere coralline e molti tipi di pesci, tartarughe marine e altre forme di vita marina.
- Mu Ko Ang Thong National Park: situato nel Golfo della Thailandia, è un parco nazionale marino composto da 42 isole con bellissime spiagge di sabbia bianca. Sulle isole si possono vedere scimmie, lontre, cinghiali e scimmie.
- Khao Sok National Park: l’area è ricoperta da foresta pluviale e giungla. È considerato il punto più piovoso della Thailandia dove, oltre a centinaia di specie di uccelli, il parco ospita gatti selvatici, cervi, tapiri, elefanti e cinghiali.
Principali specie della Thailandia
La posizione geografica della Thailandia e la sua morfologia lo rende un paese dai tanti paesaggi e da vari microclimi ognuno di essi caratterizzati da specie uniche e caratteristiche
La fauna selvatica nel paese varia da grandi elefanti a insetti e uccelli molto più piccoli.
Alcuni animali hanno come areale l’intera nazione, mentre altri sono confinati in specifiche riserve e parchi naturali.
Tra le specie più caratteristiche menzioniamo il leopardo nebuloso, un felino di medie dimensioni diffuso nel Sud-est asiatico caratterizzato dal mantello con grandi ellissi di forma irregolare e dai margini scuri che ricordano appunto delle nuvole.
La Thailandia inoltre è un importante rifugio per la tigre, qui infatti trovano rifugio circa la metà di tutte le tigri dell’Indocina rimaste ancora in libertà.
Sebbene non ci siano molti esemplari, la Thailandia inoltre ha l’onore di ospitare sia l’orso della luna, sia l’orso del sole.
Nonostante non siano in pericolo critico di estinzione, il loro status è vulnerabile, e infatti proprio in Thailandia è possibile prendere parte ad un esperienza di volontariato ambientale all’insegna della conservazione.
Per quanto riguarda i primati, ricordiamo la presenza del gibbone agile, uno dei gibboni più rari al mondo.
Concludiamo questa brevissima rassegna sulle specie animali in Thailandia con l’animale simbolo della nazione e cioè l‘elefante asiatico.
La specie è simile all’elefante africano, sebbene con alcune differenze piuttosto marcate come le minori dimensioni, la forma del cranio diversa e zanne assenti nelle femmine e ridotte nei maschi.
Per quanto riguarda i mari della Thailandia, troviamo due ambienti distinti, uno quello del Golfo della Thailandia, l’altro il Mare delle Andamanne facente parte dell’Oceano Indiano.
Nel golfo segnaliamo l’orcella asiatica, una specie di delfino che vive nei pressi delle coste e negli estuari di alcune regioni dell’Asia sud-orientale.
Principali minacce alla flora e alla fauna thailandese
La Thailandia sperimenta come tutti i paesi del mondo il vero dramma della nostra epoca, una strage silenziosa che prende il nome di “sesta estinzione di massa“.
A scala globale, il principale fattore di perdita di biodiversità animale e vegetale sono la distruzione, la degradazione e la frammentazione degli habitat, a loro volta causate sia da calamità naturali sia e soprattutto da profondi cambiamenti del territorio condotti ad opera dell’uomo.
Da una parte le foreste che vengono distrutte per lasciar spazio a coltivazioni come soia, palma da olio e riso, dall’altra gli oceani inquinati da tonnellate di plastica, pesticidi e dai danni di un eccessivo sforzo di pesca.
Come se tutto questo non bastasse, tutte le specie selvatiche, uomo compreso, sono minacciate dal cambiamento climatico che a livello globale altera i fragili equilibri dell’ecosistema e con essi i vari legami tra le specie.
Le vere e definitive conseguenze delle nostre azioni sono ancora sconosciute, ma quello che è certo che sta iniziando un processo dalle proporzioni inedite e che l’umanità deve fare tutto quello in suo possesso per arginare questa estinzione di massa.
Certamente non è la soluzione definitiva, ma quello che possiamo fare noi comuni cittadini per contribuire alla conservazione della natura e degli animali è quello di prendere parte ad un’esperienza di volontariato ambientale, una nuova forma di turismo sostenibile che finanzia le piccole associazioni ambientaliste attive sul territorio.
Esperienze di volontariato ambientale in Thailandia
Ci sono moltissime esperienze di viaggio volontariato in Thailandia che ricoprono vari ambienti e varie specie animali. Certamente l’ambito più sviluppato è quello relativo ai santuari dedicati alla conservazione degli elefanti asiatici, una delle specie simbolo della Thailandia.
Per fare un’esperienza di volontariato con gli elefanti bisogna però prestare particolare attenzione perché è molto facile cadere in una trappola per viaggiatori e turisti andando di fatto ad alimentare un mercato poco etico.
Gli elefanti infatti hanno la capacità di attirare tante persone e con questo anche tanti soldi. Non è infatti raro vedere turisti farsi dei selfie al dorso dell’elefante, oppure mentre gli fanno il bagno.
Questi finti santuari in realtà sono delle attività che sfruttano gli animali che per essere abituati al contatto con i turisti vengono maltrattati.
Un vero santuario naturalistico dedicato alla conservazione degli elefanti non permette mai il contatto con gli animali perché le specie selvatiche non devono mai essere toccate da noi umani se non in condizioni particolari come ad esempio le cure veterinarie.
Qui una foto che spiega il lato oscuro degli addestramenti per elefanti destinati all’industria del turismo:
Data la maggiore consapevolezza dei viaggiatori circa queste pratiche legate alle passeggiate sul dorso di elefante che ora sono sempre meno frequentate, i finti santuari si sono inventati anche la formula del bagno con gli elefanti che all’apparenza sembrano più piacevoli per gli animali.
In realtà gli elefanti non hanno nessun interesse a farsi fare il bagno dai turisti perché sono capaci di farselo da soli. Gli elefanti utilizzati in queste attività sono maltrattate allo stesso modo degli elefanti utilizzati per le cavalcate.
I veri santuari naturalistici oltre a non permettere il contatto con gli umani, si dedica alla salvaguardia degli esemplari maltrattati dall’industria turistica, oppure si impegna nel rilascio di esemplari pronti alla riemissione in natura.
Prima di selezionare un progetto di volontariato in Thailandia con gli elefanti devi chiederti se:
- Il santuario offre esperienze turistiche dove è previsto il contatto con gli umani?
Come specificato prima, cavalcare gli elefanti non è l’unica pratica dannosa, ma anche quelle dove vengono alimentati, lavati, eccetera. Nei veri santuari gli elefanti sono liberi di vivere come vogliono, e non vengono forzati a nessuna attività per intrattenere il turista.
- E’ previsto un addestramento dedicato i volontari?
Un vero santuario non accetta tutti i volontari a prescindere senza che coloro siano disponibili a partecipare ad un corso di formazione e il volontario non viene mai lasciato solo ad interagire con gli animali, ma sempre sotto la supervisione di un esperto.
- Nel sito dell’associazione ci sono foto di persone che toccano gli animali?
Un vero santuario non utilizza queste immagini, questo è un chiaro campanello di allarme. Non aspettarti di passare tutto il giorno con gli elefanti perché nei vari santuari le attività di cui si ha bisogno sono diverse come pulire, preparare da mangiare, assistere a progetti di monitoraggio, eccetera.
Lavorare con gli elefanti non è la sola attività di volontariato che potrai effettuare in Thailandia, ci sono infatti altre opportunità come ad esempio la conservazione marina dei fondali attraverso progetti di monitoraggio e ripristino del reef corallino, oppure unirti a team di ricerca nella tutela delle aree protette, unirti nel lavoro di conservazione degli orsi e molto altro ancora.
Noi di Keep the Planet siamo parte attiva nella selezione dei migliori campi di volontariato in Thailandia e non solo, ogni giorni riceviamo recensioni ed opinioni, cerchiamo sul web, indaghiamo, chiediamo e poi riportiamo i migliori progetti per coloro che preferiscono spendere il proprio tempo nella salvaguardia degli animali e della natura, piuttosto che oziare al sole sotto l’ombrellone.