Il Madagascar è uno stato insulare situato nell’oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, di fronte al Mozambico. L’isola principale, anch’essa chiamata Madagascar, è la quarta più grande isola del mondo. Ospita una buona parte delle specie animali e vegetali del mondo, La maggior parte delle quali sono endemiche del di questo Paese. Fra gli esempi più noti di questa eccezionale biodiversità, ci sono i lemuri, le oltre 200 specie di rane, le numerose specie di camaleonti e i tipici baobab.
Sull’isola mancano quasi completamente le specie animali tipiche dell’Africa continentale, ed infatti il Madagascar è nominato anche per questo l’ottavo continente. Non a caso, la protezione dell’eccezionale biodiversità dell’isola, è divenuto uno degli obiettivi di primaria importanza perseguiti dal WWF.
Fra le specie vegetali, si trovano in Madagascar più di 100 specie di palme, tra cui la palma rafia (Raphia farinifera); vi sono inoltre numerose specie di felci e bambù; un migliaio di specie di orchidea (tra cui quella da cui si ricava la vaniglia); molte piante carnivore, tra cui la Nepenthes madagascariensis (un tempo diffuse su tutta l’isola, ora circoscritte alla zona di Tolagnaro); e le agavi da cui si ricava una fibra nota come sisal, usata per la realizzazione di imballaggi biodegradabili.
Per quanto riguarda la fauna selvatica, tutte le specie di lemuri esistenti vivono in Madagascar o nelle isole vicine, così come i due terzi delle specie note di camaleonti, e numerose specie di tartarughe e di gechi. I mammiferi tipici dell’isola includono anche un roditore gigante, il votsotsa; una famiglia di insettivori, i tenrec; cinque specie di mangusta, tra cui la celebre mangusta dalla coda cerchiata; e altre specie di animali carnivori come il fossa e il fanaloka. Fra le altre specie animali presenti sull’isola si possono citare i coccodrilli e sessanta specie di serpenti (nessuno dei quali pericoloso per l’uomo), tra cui tre specie diverse di boa. Anche i fondali marini sono ricchi di pesci, coralli e piante marine, sia al sud (soprattutto nella barriera corallina a sudovest, fra Anakao e Morombe) che al nord (nella zona di Nosy Be). Al largo dell’isola di Sainte-Marie transitano stagionalmente le balene.
Numerose specie endemiche si sono poi estinte in tempi relativamente recenti; molte di esse scomparvero in un periodo che corrisponde alla prima colonizzazione da parte dell’uomo, intorno a 2000 anni fa. Si trovavano sull’isola, tra l’altro, un ippopotamo pigmeo, un lemure gigante (delle dimensioni di un gorilla), un fossa delle dimensioni di un leopardo, un “uccello elefante”, simile allo struzzo e una tartaruga gigante.
Fare un’esperienza di volontariato ambientale in Madagascar
È possibile partecipare a diversi progetti per la tutela ambientale in Madagascar, come ad esempio quelli per la tutela della foresta pluviale del Madagascar, che costituisce uno dei più vari ecosistemi del mondo.
Nel corso degli ultimi anni l’estensione della foresta pluviale del Madagascar si è tragicamente ridotta e questo, di conseguenza, pone a rischio le migliaia di specie animali che la popolano.
Per partecipare a questi progetti, generalmente, non occorrono competenze specifiche. I progetti sono aperti a tutti: liceali, studenti universitari, neolaureati, professionisti, pensionati.
Come volontario per i progetti di volontariato ambientale in Madagascar, ci si può impegnare nella tutela di uno dei più singolari ecosistemi del mondo, e partecipare a progetti di ricerca e monitoraggio degli animali. Ad esempio, è possibile collaborare nel Parco Nazionale Parc Villageois di Andasibe, nato grazie all’impegno e all’iniziativa della comunità locale, ed in cui la presenza dei volontari è sempre molto importante.
In particolare i volontari sono impegnati in diverse attività all’interno del parco, a contatto con la comunità, tra le quali: censimento della flora e della fauna; lavoro in un vivaio (le piante saranno poi utilizzate per la riforestazione); rimozione delle piante invasive; programmi di educazione; raccolta dei rifiuti; costruzione delle postazioni per osservare gli animali; insegnare inglese alle guide locali; scrivere i report sulle attività del parco; procedure di arrivo e alloggio
I volontari alloggiano presso una famiglia locale oppure in una guest house. Le famiglie sono ospitali, attente e vivono in case confortevoli, e diventano un vero e proprio punto di riferimento per i volontari, oltre che un importante canale di inserimento e conoscenza della cultura locale.
Volontariato in Madagascar sulla protezione di lemuri e barriera corallina
Altri progetti di volontariato ambientale, riguardano poi la conservazione e la salvaguardia di specie protette terrestri e marine, come lemuri e barriera corallina. La barriera corallina del Madagascar è una meraviglia unica nel suo genere, casa di centinaia di migliaia di pesci, razze, ricci di mare, anemoni, stelle marine, coralli e bellissime tartarughe. Invece, le acque blu e profonde dell’oceano aperto ospitano colonie di barracuda, squali, delfini e balene.
Nell’isola di Nosy Be ad esempio esiste un progetto che offre l’opportunità ai volontari di esplorare la fauna e la flora dell’isola, e prendere parte attiva nella sua protezione e salvaguardia.
Tramite i progetti organizzati sull’isola, i volontari hanno l’occasione di esplorare il mondo sommerso, analizzando e catalogando le specie marine, le foreste di mangrovie ed entrando in contatto coi pescatori locali per individuare le migliore tecniche di pesca ecosostenibile.
Per partecipare al progetto è necessario possedere: buona conoscenza della lingua inglese; spirito di adattabilità; amore per la natura; propensione al team-working.
L’associazione ospitante, prima di partire fornisce generalmente ai volontari supporto alla partenza e i documenti necessari; supporto per il viaggio e compilazione dei documenti; supporto e consigli per l’attrezzatura necessaria; uno sconto sul kit di primo soccorso; una t-shirt in omaggio.
Ai volontari è inoltre garantito vitto e alloggio; orientamento e formazione sul progetto; servizio di trasporto dall’aeroporto verso le location dei campi di volontariato per arrivi di lunedì; supporto in loco in caso di emergenza; contatto continuo con l’ufficio internazionale; possibili certificazioni BTEC e CoPE; corsi PADI scuba diving, disponibili ad un costo aggiuntivo.
La partecipazione al campo di volontariato è soggetta invece al pagamento di una quota di partecipazione, e le spese di viaggio, eventuali visti d’ingresso e assicurazione sanitaria rimangono a carico del partecipante.
Salve buonasera,
piacere sono Celeste Calvelli, volevo sapere se erano in corso progetti di volontariato a Nosy Be in Madagascar.
Grazie mille, a presto.
Celeste