Volontariato in Mozambico: la perla africana meno conosciuta

Il Mozambico è uno Stato dell’Africa Orientale. La sua capitale è Maputo, e confina a nord con la Tanzania, il Malawi e lo Zambia; a est con il Canale di Mozambico (che lo divide dal Madagascar); a sud con il Sudafrica; e a ovest con lo Zimbabwe e lo Swaziland.

Tra i paesi africani, è forse quello meno conosciuto e questo è sicuramente un aspetto positivo per chi ama uscire dai sentieri più battuti dal turismo di massa.

Certamente il Mozambico è capace di offrire un’esperienza unica, specialmente in coloro che vogliono organizzare un viaggio diverso dal solito come quello rappresentato dal volontariato ambientale.

Il Mozambico è fortunatamente molto attivo nella conservazione del suo patrimonio naturalistico e questo è dovuto al fatto che il paese è politicamente stabile.

Nonostante ampie fasce della popolazione vive ancora in povertà estrema, il Mozambico grazie alle sue risorse naturali riesce gradualmente a crescere economicamente anche grazie al turismo sostenibile.

Il Mozambico non rientra nei tour classici di chi visita l’Africa, ma ultimamente l’ecoturismo sta crescendo moltissimo proprio grazie al fatto che molte aree sono ancora intatte e poco sviluppate garantendo ottime esperienze ai viaggiatori più esigenti.

Flora e fauna del Mozambico

La regione litoranea di questo Paese è in molte zone abbondantemente ricoperta di vegetazione dalle caratteristiche chiaramente tropicali, specie in corrispondenza degli sbocchi dei maggiori corsi d’acqua nell’Oceano Indiano.

Non mancano però, principalmente nella parte meridionale, lunghi tratti sabbiosi privi di vegetazione. Largamente diffusa sulla costa settentrionale la formazione a mangrovie.

Nelle pianure dell’interno, le savane si alternano con zone a boscaglia più o meno rigogliosa e fitta e con territori stepposi.

La foresta tropicale è scarsamente rappresentata nel Mozambico settentrionale, e non raggiunge mai sviluppi eccessivi. Foreste assai fitte si creano invece lungo i fiumi.

La pianta erbacea caratteristica e largamente diffusa è l’erba elefante, una graminacea di grandi dimensioni, che cresce rigogliosa durante la stagione delle piogge; quando si dissecca è raccolta dagli indigeni che la usano soprattutto come combustibile.

Tra le piante arboree sono poi assai frequenti: il baobab, specialmente nelle steppe più aride, il mogano, l’ebano, il bambù, il tamarindo, varie e numerose specie di acacie.

La fauna selvatica è particolarmente ricca, tanto da attirare ahimé numerosi cacciatori.

Esistono però grandi parchi nazionali, tra i quali primeggia quello di Gorongosa, che si estende nella parte centrale del Mozambico, ai piedi del monte omonimo.

Tra gli animali carnivori sono presenti il leone, il leopardo, lo sciacallo, il licaone e il protele.

Abbondanti sono poi: elefanti, rinoceronti, zebre, bufali, antilopi di varie specie, lo gnu striato, la giraffa meridionale, vari iraci, l’ippopotamo e il facocero.

Tutela e volontariato ambientale in Mozambico

Uno dei problemi ambientali più rilevanti in Mozambico, è l’inquinamento.

Per questo numerose sono le associazioni ed i progetti di volontariato organizzati in questo Paese, nell’ambito della programmazione e della gestione territoriali e ambientali.

Ad esempio, esistono programmi per l’adozione di un modello di raccolta dei rifiuti solidi urbani, per il loro riutilizzo, in modo da migliorare la gestione dei rifiuti della popolazione locale, e allo stesso tempo mitigare gli effetti del grave fenomeno dell’erosione del suolo che affligge Il Paese.

Uno di questi progetti si svolge a Nacala, e prevede la realizzazione di un centro di compostaggio; l’inclusione sociale e l’accesso ad un lavoro tramite lo sviluppo di attività di micro impresa; e la sensibilizzazione e l’educazione ambientale dei cittadini, anche attraverso delle radio comunitarie.

In particolare, obiettivi ed attività di questi programmi possono essere: la pianificazione strategica e sensibilizzazione per l’adozione della raccolta selettiva dei rifiuti organici; l’identificazione dei locali per l’installazione del centro di compostaggio; la costruzione e l’equipaggiamento del centro di compostaggio; la realizzazione della raccolta selettiva dei rifiuti organici; la produzione e l’utilizzo del compost per il controllo dell’erosione.

Un’altra esperienza di volontariato, si può fare nella capitale del Mozambico, a Maputo.

Le finalità dell’iniziativa sono fornire l’accesso all’acqua e ai servizi igienici; sensibilizzare all’adozione di buone pratiche sanitarie nelle scuole, nei centri di salute e nelle comunità; migliorare la sicurezza alimentare e la produzione agricola, aiutare le famiglie più povere, a diversificare le fonti di reddito e non essere totalmente dipendenti dall’attività agricole; consolidare l’attuazione dei Piani Distrettuali di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.

Ma anche il miglioramento della resilienza delle comunità vulnerabili colpite da eventi climatici, promuovendo l’accesso all’acqua e all’igiene, migliorando la sicurezza alimentare, rinforzando la capacità di gestione del rischio ambientale con approccio di inclusione sociale

I volontari in queste esperienze sono coinvolti in attività che possono riguardare: la promozione dell’accesso all’acqua e ai servizi igienici, incoraggiando l’adozione di buone pratiche sanitarie nelle scuole, nei centri di salute e nelle comunità delle aree vulnerabili; il miglioramento della sicurezza nutrizionale e la produzione agricola promuovendo, l’accesso a input agricoli; la diversificazione del reddito delle famiglie vulnerabili, favorendo la formazione alle buone pratiche agricole; consolidare l’attuazione dei Piani Distrettuali di Adattamento ai Cambiamenti Climatici esistenti, migliorando la capacità di prevenire rischi di disastri climatici.

All’inizio del progetto, viene realizzata una Baseline survey dallo staff di progetto per definire i gruppi di intervento nelle località selezionate. Al termine del progetto, si prevede la realizzazione di una valutazione finale sull’impatto del progetto

Altre esperienze di volontariato in Mozambico, si possono fare nei Distretti di Mossuril, Nacala Porto e Monapo.

Le attività dei volontari in questi progetti, possono riguardare ad esempio: la riparazione di fonti idriche e supporto alle comunità per la realizzazione di pozzi protetti; la costruzione e riparazione di sistemi di raccolta d’acqua piovana in scuole e centri di salute; la costruzione di blocchi di latrine e dispositivi per il lavaggio delle mani, in scuole e centri di salute; la formazione persone per la costruzione di latrine familiari; la distribuzione di kit sanitari alle famiglie vulnerabili e la realizzazione di attività e giornate di sensibilizzazione su buone pratiche igieniche, nutrizione, prevenzione malaria, allattamento, parto sicuro, ecc.; la formazione di Health School Clubs e la realizzazione di attività di sensibilizzazione con studenti e insegnanti per il corretto utilizzo delle latrine, la loro pulizia, le corrette norme igienico-sanitarie per prevenire le malattie legate all’uso improprio dell’acqua e dei servizi igienici.

Beneficiari indiretti di queste azioni sono migliaia di persone, che beneficiano dei servizi di base, delle infrastrutture costruite, delle attività di formazione e distribuzione, delle attività di sensibilizzazione organizzate nell’ambito del progetto.

Campi di lavoro in Mozambico

In Mozambico ci sono poi diversi campi di lavoro, in cui i volontari partecipano a progetti nei quali è possibile favorire lo sviluppo sociale delle comunità attraverso la tutela ambientale, ma è anche possibile immergersi nella cultura di questo Paese.

Ad esempio, si possono fare esperienze di questo tipo tramite l’associazione AJUDE, fortemente impegnata nell’inclusione sociale delle persone marginalizzate e nello sviluppo della comunità, attraverso lo sviluppo della sanità, della sicurezza alimentare e dell’ambiente.

Uno di questi campi è sito presso il Jardim Zoologico.

Qui i volontari sono impegnati nella manutenzione della struttura, oltre che in diverse attività a tematica ambientale organizzate dall’associazione.

Un altro campo di lavoro si trova poi a Chimanimani, dove è previsto che i volontari collaborino nella costruzione di recinzioni per prevenire l’erosione del suolo, nonché nell’amministrazione di attività volte alla conservazione ambientale della riserva.

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