Una guida per chi decide di partire per un’esperienza di volontariato in Sud America. Proprio in questa parte del mondo infatti si nascondono i migliori progetti di conservazione ambientale per la salvaguardia degli ecosistemi e le specie in pericolo di estinzione.
Partecipare ad un progetto di volontariato con gli animali all’estero è un’esperienza unica e formativa, sia per i semplici appassionati degli animali, che per i giovani studenti, laureati o laureandi che in futuro si prenderanno cura per professione di queste creature, come ad esempio chi vuole intraprendere una carriera da veterinario.
Infatti si può prendere parte a numerosi progetti di volontariato internazionali e locali che hanno come obiettivo la cura degli animali, ed in cui si ha la possibilità di lavorare al fianco di esperti degli staff delle varie organizzazioni.
I progetti sono generalmente aperti a tutti, ma eventuali requisiti specifici legati alla formazione necessaria per partecipare, sono indicati in ciascun progetto.
È comunque consigliabile una buona conoscenza della lingua locale, che si può acquisire prima o durante il periodo di volontariato, mediante i corsi che spesso organizzano le stesse associazioni.
I progetti di volontariato con animali in questa zona sono numerosi, e diverso tipo. È possibile andare ad aiutare le associazioni nel recupero delle specie a rischio, collaborando con i centri per la cura e il soccorso di animali domestici o selvatici.
Le attività principali di questi centri sono: soccorso agli animali feriti, maltrattati o abbandonati; nutrire gli animali, lavare e riparare le gabbie e addestrare gli animali perché siano nuovamente pronti alla caccia, al volo e alla vita selvaggia e indipendente.
Inoltre, chi desidera aiutare gli animali selvatici nel loro ambiente naturale, può scegliere anche un progetto di volontariato ambientale e recupero delle specie a rischio, che in alcuni casi prevede anche la cura degli animali.
In America del Sud si possono poi fare stage in medicina veterinaria all’estero.
In base al progetto e al centro ospitante, si può essere coinvolti in diverse attività, tra cui: vaccinazioni, operazioni, attività di laboratorio, autopsie, trattamento di routine degli animali da fattoria e animali domestici.
Per candidarsi ai progetti di volontariato con animali in Sud America, è generalmente sufficiente fare richiesta mediante i form online disponibili sui siti delle varie associazioni di volontariato internazionali e locali, indicando: nome e cognome, indirizzo email, telefono, indirizzo e città di residenza, il periodo in cui si è disponibili a recarsi sul posto, il proprio curriculum vitae e una lettera di motivazione.
Volontariato in Brasile
In Brasile è possibile partecipare a numerosi progetti di volontariato dedicati alla promozione e alla tutela ambientale.
Ad esempio ci sono degli interessanti progetti da svolgere nella Betary Reserve, in Brasile, che si trova nella Foresta Atlantica e ospita diverse specie di uccelli, mammiferi, rettili e anfibi.
Qui l’Associazione FreeWildLife Brazil Celine, organizza programmi che possono interessare anche i fotografi e i produttori cinematografici, a cui è richiesto di usare telecamere e fotografie per la ricerca sulla fauna selvatica per l’OBBIO – Observatory for Biodiversity, il quale li acquisisce per la produzione di eBook, documentari e video educativi.
I volontari potranno creare brevi documentari sugli uccelli vittime di un orribile commercio illegale, oppure video realizzati a scopo promozionale, con interviste dirette ai membri dell’organizzazione.
I fotografi, invece, potranno dedicarsi alla natura in modo da mostrare le meraviglie della fauna selvatica che popola la foresta.
È possibile poi partecipare alla conservazione della Betary Reserve, mediante la manutenzione di terreni, sentieri, orti, giardini e recinti per animali.
Inoltre gli esperti di comunicazione, o anche chi vuole supportare la causa dei progetti di volontariato ambientale organizzati in Brasile, possono farlo aiutando i centri di ricerca, ossia apportando il proprio contributo (anche a distanza) per migliorare i siti web e i social media; creando video informativi; creando materiale per informare studenti e università sui corsi offerti; o mediante la raccolta fondi.
Volontariato in Argentina
L’Argentina è il paese giusto per chi vuole fare un’esperienza di stage di medicina veterinaria e volontariato con gli animali.
Infatti in Argentina non sempre gli animali domestici ricevono le cure necessarie, e i loro diritti non sempre vengono riconosciuti.
Chi visita questo paese per la prima volta rimane spesso sorpreso dal numero di cani randagi che vagano per le strade o dalla quantità di persone che usano i cavalli come mezzo di trasporto. Inoltre cani e gatti vengono spesso abbandonati, andando incontro a pericoli come incidenti stradali, fame e malattie.
Ad esempio uno stage in medicina veterinaria in Argentina, si svolge a Cordoba, la seconda città più grande del paese.
Qui i volontari stagisti trascorrono il periodo di volontariato affiancando esperiti locali in una clinica veterinaria e in un rifugio per cani abbandonati.
In particolare, nella clinica veterinaria, si ha modo di stare in contatto con animali domestici e di assistere il veterinario responsabile del centro durante le operazioni chirurgiche, effettuando visite di controllo e contribuendo a tutte le attività quotidiane della clinica.
Ma anche nel rifugio per cani abbandonati i compiti dei volontari sono molteplici: si nutrono e puliscono gli animali, si portano a passeggio, si curano le loro gabbie, si registra ciascun animale con nome, età, vaccinazioni, si aiuta nelle vaccinazioni, si accolgono i nuovi cani, si promuovono le adozioni.
Volontariato in Colombia
Fino a pochi anni fa in Colombia gli animali erano considerati dalla legge come oggetti e non degli esseri viventi con sentimenti. Ciò favoriva il maltrattamento e l’abbandono degli animali nel paese.
Successivamente però, il governo colombiano ha introdotto una legge che, tra le altre cose, ha previsto: non si può lesionare un animale in alcun modo, tramite colpi, bruciature, trafitture o qualsiasi altro tipo di maltrattamento; non si può uccidere un animale per futili motivi; non si può eliminare un animale prolungando la sua morte o l’agonia; non si possono utilizzare gli animali nei combattimenti.
E cosi oggi, in tema di tutela degli animali, la Colombia è famosa per la presenza del parco nazionale Serranía de Chiribiquete, che si trova nel cuore dell’Amazzonia, ed è diventato il più grande parco al mondo a protezione della foresta pluviale tropicale, tanto da essere dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Questo luogo è l’habitat naturale di migliaia di specie di animali, decine delle quali a rischio estinzione, primo tra tutti il giaguaro, ma anche il tapiro di pianura, il formichiere gigante, la scimmia lanosa colombiana, il colibrì smeraldo e la lontra gigante.
Chi lo desidera, può andare a prestare la propria opera di volontariato con gli animali nel parco nazionale Serranía de Chiribiquete, facendo domanda tramite le organizzazioni volontariato internazionale e locali, che costantemente operano in collaborazione con il parco.
Volontariato in Ecuador
Un interessante progetto di volontariato internazionale, si svolge in Ecuador in un centro per la cura degli animali. Questo centro si trova nella città di Mera, e si occupa della cura degli animali abusati o feriti, con lo scopo di riabilitarli e, se possibile, inserirli nuovamente nel loro habitat naturale.
I volontari del centro si occupano di curare gli animali, provvedendo ai loro pasti, alla pulizia delle gabbie e alla buona tenuta della riserva, immersa nella giungla. Per questa possibilità di volontariato, i volontari vivono tutti insieme in una casa messa a loro disposizione, all’interno della riserva stessa.
Un’altra imperdibile possibilità di fare volontariato in Ecuador, è data poi dall’enorme biodiversità delle isole Galapagos. C’è un grande numero di progetti tramite i quali contribuire alla protezione e conservazione di un ecosistema marino e terrestre unico al mondo.
Tra questi, ad esempio, si può prendere parte alle attività delle associazioni che tutelano l’uccello Petrel delle Galapagos, un uccello marino in via d’estinzione.
Oppure si può partecipare alle attività del centro di allevamento di tartarughe giganti, dove i volontari sono coinvolti in diverse attività legate al centro: nutrire le tartarughe, pulire le loro piscine, rimuovere le piante invasive e assistere lo staff locale durante il censimento promosso dal Parco Nazionale, sono alcune di queste.
Ancora, si può partecipare alle attività di rilevamento degli uccelli, studiando la loro popolazione; al rilevamento delle iguane marine, raccogliendo dati inerenti il loro sesso e le dinamiche all’interno della popolazione di questi animali.
O si può prendere parte alle attività di tutela dei leoni marini delle isole Galapagos, monitorando la popolazione e dedicandosi allo studio del loro comportamento.
A Puerto Baquerizo ad esempio, si raccolgono informazioni in merito alla popolazione, sesso e attività riproduttiva dei leoni marini in diverse spiagge dell’isola.
La seconda parte del progetto si svolge sotto la supervisione dello staff del parco, e il volontario viene sempre coinvolto in attività di monitoraggio, in aree via via più remote e con la possibilità di partecipare nel programma di salvataggio degli animali intrappolati nelle reti dei pescatori.
All’arrivo in Ecuador, i volontari ricevono in genere un’introduzione al progetto e una formazione relativa alle tecniche di lavoro da utilizzare per la salvaguardia di questo ecosistema unico al mondo.
Volontariato in Bolivia
In Bolivia si organizzano progetti di volontariato e stage medico presso diversi centri di salute e ospedali pubblici. Qui gli stagisti e i volontari assistono i medici locali, aiutandoli con i trattamenti e con le attività di cura dei pazienti.
Nell’ambito di questi progetti, si può realizzare in Bolivia anche uno stage in riabilitazione equestre.
Ci sono poi diversi progetti previsti per chi vuole dedicarsi alla cura degli animali, come cani, uccelli e tartarughe. In particolare i volontari possono lavorare presso i centri di salvataggio e riabilitazione, in attività focalizzate sulla cura di animali feriti, maltrattati e abbandonati.
Ci si occupa principalmente dei cani randagi, degli uccelli rapaci e delle tartarughe, prestando loro il soccorso e le cure necessarie, prima di rilasciare gli animali in libertà e restituirli al loro habitat naturale.
I compiti quotidiani, ad esempio, riguardano l’aiutare il personale locale nella cura dei cani: nutrendoli, facendo fare loro il bagno e portandoli a spasso.
Talvolta, si può accompagnare il personale nel recupero dei cani che sono stati abbandonati e lasciati per strada: in questo caso, i volontari osservano soltanto.
Le attività riguardano inoltre la pulizia delle gabbie e la cura degli uccelli e delle tartarughe; di tanto in tanto, ci si occupa di organizzare campagne incentrate sull’educazione e la sensibilizzazione della comunità locale.
Quando un animale è stato curato ed è pronto per essere rilasciato, i volontari accompagnano i supervisori del centro per assistere alla sua liberazione. Purtroppo, ci sono molti casi in cui gli animali non sono in grado di lasciare il rifugio, a causa delle gravi ferite subite; in questo caso, gli animali sono ospiti permanenti del centro.
Volontariato in Perù
Uno dei progetti di volontariato ambientale in Perù, si svolge nel cuore della foresta amazzonica, e precisamente a Taricaya, una riserva naturale sulla riva del fiume Madre de Dios. Qui si trova infatti un centro di ricerca famoso soprattutto per la tutela, il ripopolamento e la reintroduzione di animali selvatici.
I volontari in questo centro vivono all’interno della riserva con scimmie e giaguari come vicini! Per questo è prevista una formazione iniziale sui possibili pericoli della giungla, l’accompagnamento dei volontari in tutte le attività, ed è comunque sempre presente personale locale addestrato per il pronto soccorso.
I volontari sono coinvolti in una grande varietà di attività, come gli studi sulla biodiversità, che vanno dall’osservazione degli uccelli, lo studio dei mammiferi con fotocamere sensibili, la ricerca su rettili, anfibi, farfalle, alla reintroduzione di animali selvatici nella foresta pluviale vergine.
Ma si può anche essere chiamati a collaborare in attività come: l’alimentazione degli animali, la costruzione e la manutenzione delle gabbie, la coltivazione di prodotti, l’allevamento di farfalle e tartarughe, le campagne di educazione ambientale con scuole, università e comunità locali, o la manutenzione dei sentieri e delle vie di accesso alla riserva.
Inoltre chi è qualificato in ambiti legati alla biologia, alle scienze naturali e simili, può collaborare con lo staff del centro nei numerosi progetti di ricerca e nella scrittura di report sugli sviluppi generali della riserva.
L’obiettivo principale del progetto di volontariato ambientale in Perù è il graduale reinserimento degli animali in natura dopo periodi di cattività o malattia, ma anche quello di contribuire alla salvaguardia dell’ecosistema della riserva.
Un altro importante obiettivo d’altra parte, è quello di sostenere le popolazioni locali nel limitare i danni ambientali. Per questo motivo lo staff del centro di Taricaya, con il supporto dei volontari, ogni anno pubblica una relazione tecnica per sensibilizzare la comunità locale ed internazionale, e individuare nuove strategie di lavoro.